Steve Jobs e la mela del peccato, 40 anni di Apple

Era il lontano 1 aprile del 1976 quando Steve Jobs, Ronald Wayne e Steve Wozniak crearono la compagnia della Apple. Un bel pesce d’aprile, se ci sforziamo di immaginare la faccia che fecero le grandi aziende concorrenti. Il loro si rivelò fin da subito uno dei sodalizi più prolifici della storia, che trasformò loro attività, iniziata all’interno di un garage californiano, in quella meravigliosa avventura che gli permise di approdare in ogni angolo del pianeta. Il prototipo della Apple (un po’ come la Numero Uno di Paperon de’ Paperoni) fu ideato e realizzato nell’angusto garage di casa Jobs nella città di Los Altos, in California. Il prototipo fu realizzato attraverso l’assemblaggio di vari pezzi, comprati, stando al racconto mitologico e leggendario, con i soldi guadagnati dalla vendita di alcuni beni personali. L’azienda della Apple Computer Inc non ci mise molto ad espandersi, e già nei primi anni ’80 era quotata in Borsa, e conquistava una grossa fetta del mercato azionario.  L’apice del successo della Apple fu raggiunto nel 1984-1985, in occasione del lancio di un altro prodotto: il Macintosh, computer provvisto di interfaccia grafica e mouse. La Apple è ormai diventata come una casa di moda, capace di creare prodotti eleganti ed esclusivi, unici al mondo, che non temono confronti. Steve Jobs aveva una passione per l’informatica, ma non era laureato in ingegneria, aveva abbandonato l’università per dedicarsi ai videogames in qualità di programmatore. Non era un ingegnere, è vero, ma aveva estro, ed era un genio visionario, e certe qualità non si acquisiscono sui banchi di scuola o all’interno di una lunga carriera accademica. Nel 2007 ha dato vita all’iPhone, cellulare touchscreen dalle infinite potenzialità e dal costo proibitivo ai più. Nel 2010 ha presentato al mondo l’iPad, dando vita all’era dei Tablet. Nel 2004 Steve Jobs fu colpito dal cancro e, nonostante le cure, morì il 5 ottobre del 2011, all’età di 56 anni, lasciando al mondo intero la sua eredità.

 

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