Federica Guidi, il suo amore intercettato
Il caso che ha coinvolto il ministro Federica Guidi è esploso come un fulmine a ciel sereno. Ricatti, pressioni, suppliche, questo è il quadro che emerge dalle intercettazioni tra il ministro e il suo compagno Gianluca Gemelli. Giovedì Federica Guidi è stata sentita dai pm di Potenza, l’interrogatorio e le informazioni sul suo conto, relative all’inchiesta Tempa Rossa, tuttavia risultano secretate. Dalle intercettazioni e dalle dichiarazioni dei pubblici ministeri però è comunque possibile tracciare un profilo della situazione, una mappa del rapporto odi et amo tra il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi e il suo compagno Gianluca Gemelli.
«Dal punto di vista giuridico ho appreso definitivamente di essere parte offesa» così la Guidi ha commentato l’interrogatorio durato tre ore all’uscita della procura di Potenza e ha aggiunto: «Vorrei prima di tutti ringraziare i magistrati per avermi dato la possibilità in tempi così brevi di chiarire questa vicenda così spiacevole per me. Ho risposto a tutte le loro domande». Colloquio a porte chiuse come si è già detto tuttavia continuano a emergere dettagli dell’inchiesta. Spunta infatti un dossier anche contro il ministro dei Trasporti Graziano Delrio e il suo sottosegretario De Vincenti, definito al telefono «pezzo di merda». Nessuno sconto neanche per il ministro dell’economia PierCarlo Padoan «messo da quel quartierino lì» quello dei petrolieri, a detta dei due interlocutori. Un pittoresco rapporto, quindi, quello tra Gemelli e il ministro Federica Guidi che sembra però quasi volersi ribellare alle pressioni del compagno: «Mi tratti come una sguattera del Guatemala» risponde la Guidi, e ancora: «Non fai altro che chiedermi favori, con me ti comporti come un sultano… Mi sono rotta… A 46 anni». È la vita pubblica che si intreccia con quella privata, un amore misto all’interesse da cui Federica Guidi sembra volersi sganciare, una settimana prima infatti al telefono contesterà al compagno («Gianluca, io lavorativamente parlando t’ho mai chiesto… ») gli errori economici, gli sprechi di denaro, la sua dipendenza verso il suo ruolo di ministro, così accusandolo: «No, quanto ti è costato l’ufficio, dimmi? Un milione di euro. Ma quando tu ti sei andato a sputtanare centinaia di milioni di euro, in una situazione che neanche un deficiente… – rivendicando – io a 46 anni mi alzo domani mattina alle 3,30 perché vado a lavorare, perché so com’è fatto il mondo, non vivo su Marte. Tu invece».
Il compagno controribatte, si lamenta, continua a fare pressioni affinché il ministro gli presenti qualcuno: «Presentami l’amministratore delegato della Drilling, presentami l’amministratore delegato di Shell, di Total, di Tamoil, e così, fammi ‘sta cortesia, tanto non è una cortesia, cioè non te l’ho mai chiesto, però, visto che con gli altri… Fallo anche per me». L’interesse come spiega La Stampa è verso il presidente di Aeroporti Toscano ma la Guidi non cede e Gemelli continua a tenere il punto: «Fa il presidente degli Aeroporti, sta parlando con uno che è il… di una società che fa… tratte aeree, capito? Non sono né amici, né parenti, né cognati, né fratelli. Io conto di risolvere il problema di Meridiana che è una crisi aziendale».
Volendo tirare le somme sulla questione possono essere fatte proprie le parole a commento della polizia di potenza: «Per quanto non si ritiene contestarle condotte penalmente rilevanti, si ricava che il Gemelli abbia inteso approfittare del suo ruolo istituzionale». Federica Guidi non avrà infranto la legge penale ma di certo ha avuto seri problemi con quella del cuore, nella continua tensione tra dovere e affetto. Se questo di certo ribalta l’immagine delle donne del XXI secolo, indipendenti e addirittura più importanti dei loro uomini, Federica Guidi ha tuttavia pateticamente mostrato quella “debolezza” che troppo spesso viene associata al sesso femminile, creando un precedente che di certo non agevola e non edifica il ruolo di tutte le altre donne nella sua stessa posizione».