Spot Gucci: no in Gran Bretagna, la modella è troppo magra
Il mondo dell’alta moda è ancora una volta nell’occhio del ciclone per la magrezza eccessiva delle modelle. Al centro della polemica, il nuovo spot Gucci, colpevole, secondo gli esperti britannici, di mostrare una modella troppo magra, che non sarebbe di buon esempio alle donne spesso succubi dei condizionamenti mediatici. La Gran Bretagna quindi avrebbe vietato la diffusione di questo spot perché la modella sarebbe troppo magra. La nuova campagna pubblicitaria griffata Gucci promuove la collezione Cruise 2016 e, per gli scatti realizzati in una splendida villa fiorentina, si avvale della presenza di questa modella estremamente longilinea e apparentemente poco sana.
L’Asa, ossia Advertising Standards Authority, che si occupa di monitorare tutti gli spot pubblicitari, ha subito notato che la scelta di questa modella per lo spot Gucci è stata poco oculata e non ha tenuto conto di quanto possa essere potenzialmente nociva. La top model in questione è una giovanissima modella americana di soli 16 anni, Avery Blanchard. E’ risaputo infatti che moltissime donne, giovani e meno giovani, siano soggiogate non solo dall’alta moda e dalle ultime tendenze, ma anche dai canoni di bellezza portati in passerella dalle grandi firme. La maison di Gucci, che è un’istituzione nel regno del fashion in Italia e nel mondo, dal canto suo si è difesa dicendo di essere molto attenta al processo di selezione delle modelle, a come vengono vestite, truccate e mostrate al pubblico. Infatti, nello spot in questione, non si vedono mai modelle seminude ma sempre elegantemente vestite, con insuperabili abiti vintage.
Se da un lato è vero che spesso si vedono sfilare modelle ai limiti dell’anoressia, dettando canoni di bellezza un po’ distorti, ai quali le donne non riescono a resistere, dall’altro lato è pur vero che la moda (e in pochi lo sanno, solo gli addetti ai lavori) si serve di modelle molto magre perché la magrezza fa risaltare i vestiti. Spieghiamoci meglio: la modella scarna mette in risalto il vestito in modo fine ed elegante, perché tutti gli abiti le “cadono bene addosso”. Non si ottiene lo stesso risultato se ad indossare lo stesso abito è una modella più formosa: in tal caso infatti risalterebbero le forme della modella mentre il vestito passerebbe in secondo piano.
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