Joan Mirò, una passeggiata nel giardino dei sogni
Desiderio di evasione, orizzonti vuoti in cieli infiniti, immobilità, tensione dello spirito: tutto questo è Joan Mirò, in mostra al Mudec (Museo delle culture) di Milano dal 25 marzo all’11 settembre 2016. L’esposizione, celebrata dal titolo “Joan Mirò: la forza della materia”, sottolinea la produzione dell’artista nel periodo che va dal 1931 al 1981: dal suo ritorno a Barcellona dopo aver vissuto dieci anni a Parigi, fino a due anni prima della morte.
“Un innocente col sorriso sulle labbra che passeggia nel giardino dei suoi sogni”, è in questo modo che il poeta Jacques Prévert descriveva l’artista catalano. Sono sogni che non vengono mai partoriti dormendo, ma nel suo studio: “quando lavoro, quando sono sveglio, sogno”. Ed è questo aspetto onirico particolarmente allucinatorio a contraddistinguere i quadri di Joan Mirò: il soggetto viene spogliato di tutto ciò che è inutile e superfluo; i colori accesi e decisi come il giallo, il rosso, il blu e il nero, esaltano la dimensione visionaria. E surreale. Nel 1920, Mirò si trasferisce a Parigi dove fatale è l’incontro con la comunità artistica di Montparnasse. Conosce Picasso e il circolo dada di Tristan Tzara; incontra Chagall, Modigliani, Salvador Dalì e Max Ernst, divenendo uno degli esponenti più radicali e ferventi del Surrealismo: la pittura classica e tradizionale, per Mirò, dovrebbe essere “stuprata, uccisa e assassinata”. Secondo Mirò, ogni supporto ha la possibilità e può divenire un’opera d’arte: una tela, un pezzo di ferro, qualsiasi cosa. Quando i nazisti invadono Parigi, nel 1932 Mirò torna in Spagna sostenendo la causa dei Repubblicani durante la Guerra Civile Spagnola e nel 1937, nel Padiglione Spagnolo dell’Esposizione Universale di Parigi, presenta un murale raffigurante la perdita della libertà catalana, El segador. Fra le opere principali di Mirò troviamo Dona i ocell , Femme, L’etoile matinal, il murales Sole e Luna, il Carnevale di Arlecchino.
Joan Mirò (Montroig, Barcellona, 1893 – Palma di Maiorca, 1983), si è spento all’età di 90 anni ed è considerato uno dei più grandi maestri dell’arte del 900. La mostra “Joan Mirò: la forza della materia”, è curata da Teresa Montaner, delle Fundaciò Joan Mirò di Barcellona, istituzione che ha prestato gran parte del centinaio di opere che saranno presenti.
E se volete fare un viaggio che porta l’infinito nella dimensione finita di un quadro, nella totale sperimentazione dei materiali, è il momento giusto per conoscere Jaon Mirò.
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