Bambini scomparsi: 10,000 spettri per l’Europa
Diecimila bambini scomparsi. Terremoto etico in vista. Il velo sopra l’abisso umanitario dell’inferno Europa sarà squarciato nel mese di Aprile, e quello che vedremo rimarrà impresso nei nostri occhi per sempre.
Peccato che non vedremo niente, perché gli spettri non si vedono. Potremo solo conoscere senza troppa precisione il numero dei bambini immigrati scomparsi. Diecimila la stima a ribasso, venti, trentamila quelle ipotetiche. A renderlo noto sono l’Europol e la rete di associazioni e ONG (tra le quali l’italiana Telefono Azzurro) coordinate da Missing Children Europe, promotrice del Rapporto SUMMIT su prevenzione, risposta e tutela dei minori migranti non accompagnati, che sarà presentato a Bruxelles nel mese di Aprile.
Le anticipazioni diffuse pochi giorni fa dalla stessa MCE mettono in evidenza, senza retorica, la catastrofe cui siamo davanti e della quale siamo in grossa parte responsabili. Nel 2015 sono arrivati in Europa circa 89.000 bambini non accompagnati (orfani o dispersi), più del triplo di quelli arrivati nel 2014, che sono stati 23.000. In relazione a un rapporto dell’Europol, ripreso dal Guardian, almeno (secondo una stima assolutamente e dichiaratamente per difetto) 10.000 di questi bambini sono completamente scomparsi a poche ore dalla loro registrazione.
Svaniti nel nulla. Senza fare alcun rumore, insieme a tutti quelli, argomenta il Guardian, di cui le tracce non sono mai state notate. Almeno diecimila tragedie, di quelle che nel caso ci si girasse un bel film melodrammatico sbancherebbe i botteghini e inonderebbe di lacrime e scoramento le platee; provateli voi a vedere diecimila film. Bastano per indignarsi?
Tuttavia prima di essere storie queste sono realtà disumane che non riusciamo, o non vogliamo, o ci siamo abituati a vedere. Forse nemmeno gli animali si abituano all’orrore così di buon grado. Sarebbe meglio non arrischiarsi a immaginare la fine che hanno fatto questi bambini, o non leggere le dichiarazioni dell’Europool, secondo la quale in più occasioni si è entrati in possesso di prove che documentavano lo sfruttamento sessuale o schiavistico dei bambini.
Le parole del funzionario Donald Brian, riprese dal Guardian, denunciano l’esistenza di “un’intera e ramificata struttura criminale internazionale sviluppatasi intorno allo sfruttamento del flusso di migranti”, testimoniata inoltre da provati legami tra organizzazioni criminali legate alla tratta e organizzazioni criminali legate allo sfruttamento sessuale e schiavistico dei minori.
Secondo Delphine Moralis, segretario generale di Missing Children Europe, ‹‹i bambini che arrivano in Europa per sfuggire alla guerra, la povertà e la repressione nel loro Paese, rischiano di essere vittime di tratta, di matrimonio forzato o sfruttamento sessuale ed economico, tra cui la donazione di organi, il traffico di droga e l’accattonaggio. Un numero preoccupante di questi bambini non viene mai ritrovato››.
Donazione forzata di organi. Se il resto non facesse abbastanza impressione.
Naturalmente l’Italia eccelle nella disumanità. Di questi 10.000 bambini scomparsi, secondo l’Europol, più della metà sono spariti in Italia. Il dato emerge con chiarezza da un documento diffuso dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali italiano, nel quale viene sottolineata la drammatica discrasia tra i 10.536 minori non accompagnati presenti al 31.12.2014 e gli 8.260 presenti al 30.04.2015 (non sono ancora i 5.000 bambini scomparsi di cui ha parlato l’Europol solo perché il dato è fermo al 30 aprile).
Chiedersi che fine abbiano fatto questi bambini scomparsi apre scenari inquietanti, come quelli rivelati da L’Espresso che ha recentemente pubblicato un’inchiesta sullo sfruttamento sessuale dei minori che avviene intorno alla Stazione Termini. Sotto i nostri occhi colpevoli, giorno dopo giorno.
Le dichiarazioni in merito a una necessaria presa di coscienza del problema, e a una più stretta collaborazione lungo tutta la filiera del percorso migratorio si sono susseguite a rotta di collo negli ultimi giorni. Ma non sappiamo onestamente se a questo punto basti una presa di coscienza per venir fuori dall’inferno che abbiamo costruito. I bambini non scompaiono da soli.
Bastano le parole di Donald Brian:
“These kids are in the community, if they’re being abused it’s in the community. They’re not being spirited away and held in the middle of forests, though I suspect some might be, they’re in the community – they’re visible. As a population we need to be alert to this.”
Link e fonti:
Guardian, Governo, Comunicato Missing Children, Volontari Oggi, Telefono Azzurro, Espresso
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