Privacy: Gates con l’FBI, Zuckerberg con la Apple

Privacy, nella guerra che sta contrapponendo l’Fbi alla Apple, a causa del rifiuto di quest’ultima di sbloccare il telefonino dell’autore della strage di San Bernardino, i più importanti tycoon del web, Zuckerberg e Gates, cominciano a prendere posizione, chi per l’una e chi per l’altra parte. La Apple sta rifiutando qualsiasi aiuto all’agenzia federale americana in quanto il fatto costituirebbe poi un precedente pericoloso che attenterebbe alla privacy di tutti i suoi clienti. Del resto sono almeno una decina gli i-Phone per i quali è stato richiesto lo sblocco, questo è solamente il caso più noto. Tim Cook, Ceo della Apple, finora sta tenendo duro ed ha un prezioso alleato in Mark Zuckerberg, fondatore e proprietario di Facebook, il quale ha recentemente dichiarato durante il MWC di Barcellona “come azienda tecnologica sentiamo di avere una grande responsabilità nell’aiutare il governo a prevenire il terrorismo. Facebook collabora da anni per eliminare messaggi, profili e pagine legate al terrorismo. Abbiamo politiche molto forti su questo tema, che di fatto vietano qualsiasi promozione di questo tipo. Ma chiedere ad un’azienda di creare una backdoor su un proprio dispositivo non credo sia la cosa giusta da fare”.

 

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Bill Gates

Di tutt’altro avviso Bill Gates, fondatore di Microsoft, che invece parteggia per l’Fbi ed è dell’opinione che la Apple dovrebbe consentire l’accesso all’i-Phone “Si tratta di un singolo caso, l’FBI non sta chiedendo qualcosa di generale che possa colpire anche altri dispositivi. La richiesta dell’FBI fatta ad Apple non è diversa da quelle fatte ad una banca per un singolo estratto conto o ad un operatore telefonico per un singolo tabulato di un indagato”. Gates ha poi fatto una parziale marcia indietro affermando che la soluzione ideale sarebbe la creazione di una commissione di esperti che possa favorire la discussione fra le parti. L’opinione pubblica si schiera invece, forse a sorpresa, con l’Fbi. Secondo il 51% degli statunitensi la Apple dovrebbe privilegiare la sicurezza rispetto alla privacy.