Birdly: l’ebbrezza di volare come un’aquila
Alzi la mano chi non ha mai invidiato gli uccelli per la loro capacità di librarsi nell’aria con un battito di ali, desiderando di fare la stessa cosa! Beh, da oggi è possibile grazie a Birdly.
Si tratta di un simulatore di volo realizzato dallo spin-off dell’Università di Zurigo, chiamato Somniacs, e in particolare è frutto della collaborazione tra Max Rheiner, che ne è l’ideatore, Fabian Trommler e Thomas Toller, che hanno lavorato al progetto per circa due anni. Ma attenzione, non è uno dei soliti videogiochi perché Birdly permette di “volare” con tanto di vento in faccia e sensazione di librarsi nel vuoto, il che lo rende il simulatore di volo più evoluto e realistico che sia stato mai realizzato.
Come funziona? Semplice, basta indossare un paio di cuffie, da cui si ascolta il fruscio dell’aria e il movimento delle ali, e un visore di realtà virtuale, Oculus Rift; quindi sdraiarsi a pancia in giù su di un lettino, aggrappandosi con le mani ai sostegni posti sulle “ali” e agitare le braccia per decollare. Così i movimenti del lettino sono sincronizzati con i movimenti del giocatore e le immagini che scorrono nell’ Oculus, grazie ad un computer collegato ad un particolare sistema di pistoni idraulici, riuscendo pertanto a simulare tutta una serie di manovre (picchiate, virate ecc) sia sul corpo del pilota, sia visivamente. Ha infatti affermato lo stesso Rheiner “tutti sognano di volare ma per provare l’illusione è necessario essere coinvolti non solo a livello visivo ma anche corporeo”.
Di facile comprensione anche i comandi: infatti ruotando i palmi delle mani si può scendere, salire e virare mentre aumentando o diminuendo il battito d’ali è possibile accelerare o rallentare. Qui il video
Rheiner e il suo staff continuano a lavorare su Birdly al fine di migliorarlo ulteriormente e trovare altre applicazioni, anche in ambito educativo oltre che ludico.
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Twitter: @ludovicapal