Nadal sfida il virus Zika
Il tennis mondiale approda a Rio de Janeiro per un’importante tappa del circuito Atp, che vede esibirsi, tra gli altri, due big come Rafa Nadal e David Ferrer (campione in carica di Rio), oltre al nostro Fabio Fognini. Il primo turno di gara, per i tre, si è svolto senza problemi, con accumuli di game e set, fino all’approdo agli ottavi di finale. Nadal è di certo il più atteso del torneo, dal quale sempre ci si aspetta un ritorno ai livelli che gli furono qualche anno fa. Ad alimentare tensione, nei giorni degli incontri e quelli a precedere, è stato l’allarme per il virus Zika che continua ad espandersi in America Latina e nei Caraibi.
Il campione spagnolo ribadisce ai media di non essere preoccupato, di comportarsi come sempre, cercando di stare il più tranquillo possibile. Nadal, infatti, racconta ai giornalisti di vedere grande serenità per le strade, la gente che non ha abbandonato le proprie abitudini in un clima assolutamente disteso e rilassato. Il governo Carioca ha allertato cittadini e turisti, consigliando loro un abbigliamento lungo, che copra braccia e gambe; ovvio che, in un clima così rovente come quello brasiliano, tutte queste raccomandazioni non vengano rispettate, in primis dai tennisti accorsi lì per un importante evento tennistico del circuito Atp: “Se dovesse accadere un contagio – racconta Nadal – sarebbe solo questione di sfortuna”. Il virus Zika è trasmesso dalla zanzara Aedes Aegypt, un tipo di insetto presente in tutto il mondo, ma in maggior numero nelle aree tropicali e sud tropicali, America, Africa e Asia. In questo momento non ci sono ancora vaccini e cure contro il contagio, solo misure di prevenzione atte ad evitare la puntura della zanzara: indossare maglie e pantaloni lunghi, utilizzare repellenti ed evitare di sostare o avvicinarsi ad acque stagnanti dove aumenta, considerevolmente, il numero delle zanzare.