La Ferilli trionfa al Sistina col patè de la maison
Signori…le patè de la Maison segna il grande ritorno al Teatro Sistina per una Sabrina Ferilli in splendida forma, con una commedia brillante, grottesca ed un po’ amara, che le aveva già regalato il successo negli anni scorsi, e che anche il 3 febbraio scorso, ha fatto nuovamente divertire e applaudire, il numeroso pubblico presente in sala al suo debutto. Moltissimi i volti noti tra il pubblico della prima: Serena Autieri, Maurizio Mattioli, Paolo Conticini solo per citarne alcuni. Tratta dalla pièce francese Le Prenom di Matthieu DeLaporte e Alexandre De La Patellière, trasposta al cinema nel 2012 col titolo “La cena tra amici”, è stata riadattata proprio dalla Ferilli e da Carlo Buccirosso per rendere accessibile per il pubblico italiano nomi e riferimenti politici.
Nel bellissimo salotto di Signori..Le patè de la maison va in scena una satira intelligente ed esilarante sulle piccole, grandi contraddizioni ed ipocrisie delle famiglie italiane. La commedia si snoda attorno alla classica cena in famiglia, organizzata dalla protagonista Gabriella (interpretata da Sabrina Ferilli), insieme a lei sul palco il marito Vittorio (Maurizio Micheli) per accogliere il suo ricco e un po’ cafone fratello, Emanuele (Pino Quartullo), accompagnato dalla sua mogliettina Claudia (Federica Petrella). Alla cena prenderà parte anche un vecchio amico di famiglia, Marcello (Massimiliano Giovanetti) un musicista sensibile ed imbranato che nasconde uno “spiazzante” segreto. A preparare la cena è giunta la mamma di Gabriella ed Emanuele, l’esuberante Liliana ( Liliana Oricchio Vallasciani ) cuoca sopraffina, e classica mamma italiana innamorata del figlio maschio. Però in questa casa niente è come sembra, e le sorprese non mancano: fraintendimenti di ogni genere, gag, buffe e assurde rivelazioni, animano tutta la serata, e dopo una serie di comiche schermaglie familiari, tra opinioni di destra e di sinistra, Emanuele rivela di voler battezzare suo figlio con un nome decisamente discutibile, che scatenerà le inevitabili reazioni dei cognati e le risate degli spettatori.
Proprio quando anche quest’ennesimo litigio sembra risolto, Liliana, la placida “mammina”, sorprenderà tutti gli invitati, con un inaspettato colpo di scena da morire dal ridere, che farà esclamare alla Ferilli la celebre battuta che dà il titolo allo spettacolo:”Signori le patè de la maison“.
La commedia sembra avere un avvio un po’ lento: in una sorta di introduzione ci si dilunga volutamente nel dipingere quello che sarà poi lo scenario in cui si muoveranno i protagonisti, sottraendo in questa fase un po’ di ritmo alla messa in scena e alle battute che risultano non proprio fulminee. In un primo momento più che ridere si sorride perciò un po’ a denti stretti, in attesa di qualcosa che si ha la sensazione stia per arrivare. Tuttavia ciò funzionale all’ intreccio e dal secondo atto in poi l’azione si movimenta e ci si diverte molto, con trovate sceniche,equivoci e battute, che si susseguono in un crescendo di comicità che trascina il pubblico.
Sabrina Ferilli nel ruolo di Gabriella mette una spiccata romanità, e tira fuori tutta la sua genuinità:la sua è un’interpretazione brillante ed autentica della padrona di casa, fulcro della vita domestica e familiare, una donna forte ed idealista che sembra somigliarle; una figura sorridente e piena di ironia, ma un po’ disillusa, che è una moglie come tante, e deve fare i conti con una realtà un pò distante dai suoi sogni.
La Ferilli al Sistina domina assolutamente la scena per tutto lo spettacolo, fasciata in un bell’abito nero e rosso, forte della sua presenza e grande personalità, cattura la completa attenzione del pubblico, declinando, nella parte della protagonista, tutti i toni del comico, fino a giungere a sfiorare il tragico, quando aggiunge maggiore intensità al suo personaggio, con l’ interpretazione del “monologo sulle scuse”, in cui rivela il suo talento anche drammatico ed il pubblico la ricambia emozionato con lunghi e meritati applausi .
Maurizio Micheli,nel ruolo del marito Vittorio, è anche il regista di questa divertente commedia, e con tutta la sua bravura ed esperienza è perfettamente calato nel personaggio: ironico, disinvolto, comportandosi da vero istrione (sopratutto nel secondo atto) mantiene alto il ritmo della commedia e ci regala le migliori gag dello spettacolo, risultando perfettamente credibile. Spiritosa e piena di verve, è da sottolineare l’interpretazione della bravissima Liliana Oricchio Vallasciani nel ruolo della mamma, che ci ha colpito per la grande ironia e spontaneità.
Pino Quartullo recita in maniera puntuale e con naturalezza, la parte di un uomo un po’ viziato ed arrogante, ma che risulta tutto sommato anche simpatico e alla fine fa sorridere il pubblico con la sua sfacciataggine.
Tutti gli interpreti sono molto validi e da consumati professionisti, sanno bene come sostenere le battute suscitando l’ilarità del pubblico con un uso sapiente delle pause e del corpo, un pubblico che apprezza il loro impegno, con fragorose risate e applausi. La bellissima scenografia di Gilda Cerullo infine aggiunge vividezza a questo ritratto di famiglia.
Signori… Le patè de la maison sarà al Teatro Sistina fino al 14 febbraio dandoci l’opportunità di sorridere e riflettere grazie ai suoi simpatici protagonisti in cui non sarà difficile riconoscere amici o parenti. Se volete divertirvi perciò correte a prepararvi, siete tutti invitati a cena a casa Gambardella per assaggiare le patè de la maison!
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