Roma: Carabinieri in manette per spaccio e peculato

Associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di droga è l’accusa per i quattro carabinieri arrestati alle prime luci dell’alba a Roma. Antonio De Cristofare, Massimiliano Marrone, Claudio Saltarelli, Brunello Sepe, questi sembrerebbero essere i nomi dei militari indagati, così come riportato dal Corriere di Roma.

La Direzione Distrettuale Antimafia coadiuvata dall’arma dei carabinieri ha portato a termine l’indagine iniziata nel maggio scorso, sulla presunta collaborazione tra “fedeli servitori dello Stato” e pusher di Roma, nove in tutto le persone coinvolte. Il Gip Valerio Savio ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare contestando, oltre l’associazione per delinquere anche l’ipotesi del reato di peculato. Tanti gli episodi che confermano l’accusa, l’iter sempre il medesimo: i sottoufficiali sequestravano la droga durante le operazioni svolte in ragione del proprio ufficio e affidavano la merce ai loro confidenti, che avevano “l’onere” di custodia, distribuzione e commercio.

Una partita di droga poteva arrivare a corrispondere ad un guadagno anche di 25 mila euro : hashish, cocaina e marijuana, i militari erano stati scelti e preposti nelle operazioni di contrasto alle attività illecite di traffico e spaccio di stupefacenti, ma il sospetto di coinvolgimento è divenuto mano a mano più forte, esigendo inevitabili conseguenze legali a seguito delle numerose intercettazioni di accordi palesi tra i cattivi e i finti buoni.
“La DDA di Roma è grata ai carabinieri che hanno eseguito l’arresto per la loro professionalità nello svolgere indagini così delicate che hanno permesso di conseguire un risultato importante. La trasparenza è indispensabile per una efficace azione di contrasto alla criminalità”, così, Michele Prestipino, procuratore aggiunto, ha messo un punto sull’inchiesta capitolina, sottolineando con merito l’operato dei militari, che si sono mossi sempre con competenza e dovere fino a mettere le manette ai loro stessi colleghi.

L’episodio di inversione di ruoli non è certo isolato, lo scorso dicembre, tre carabinieri di Roma finirono agli arresti per aver sottratto, durante una perquisizione ad una Rom, denaro e oro per il valore di 9 mila euro, repentina e sempre più assidua sembra essere la strada per passare da eroe a furfante, ma i buoni, quelli veri, se ne terranno ben alla larga.