Gabriel Garko, il trionfo dell’ego

Anche quest’anno lo scudetto dell’audience settimanale andrà assai probabilmente al Festival di Sanremo. Nello specifico, la ricetta di questa 66esima edizione sembra molto semplice: si prende un teatro, l’Ariston magari, e al centro si mette un uomo, Gabriel Garko ad esempio. Ora, già solo quest’ultima scelta porterà folle di donne e di uomini, senza distinzione di età, di identità e di religione, a piazzarsi davanti allo schermo. Forse non avranno mai visto il Festival, ma non importa: come baccanti prenderanno in mano il telecomando et voilà, per colpa di Gabriel Garko infiniti tradimenti saranno consumati ai danni di programmi televisivi un tempo così amati.

Garko sarà il co-conduttore (guai a chiamarlo valletto!) di questo Sanremo 2016, e questo ormai è chiaro. Nelle ultime settimane, per un motivo o per un altro, si è sempre parlato di lui. L’attore, dopo aver glissato sul terribile incidente di cui è stato vittima (fermo nella sua decisione di non volere tornare sull’argomento), ha espresso il proprio parere sul ddl Cirinnà, affermando che: “Se due persone sono maggiorenni e consenzienti sono libere di fare quello che vogliono, non sono in grado di giudicare nessuno. L’importante è che non diano fastidio alle persone che non vogliono essere infastidite” (e su quest’ultima frase facciamo calare il sipario sulla questione). A proposito delle insistenti voci sulla sua presunta omosessualità, ha dichiarato che la gente che lo conosce sa com’è. Dopodiché ha voluto chiarire in modo lineare il Garko-pensiero, che poi in lui si tratta di consapevolezza: “So che devo essere sognato e desiderato da più persone: se devo essere desiderato da un uomo che, per desiderarmi, ha bisogno di pensare che sono gay, va benissimo. Lo stesso vale se vuole sognarmi una signora di 60 anni. Facciamo spettacolo, dobbiamo far sognare la gente”.

Da pensieri profondi ad altri: nella scelta dei vestiti che indosserà durante la kermesse, ha detto di voler ricordare (forse “ispirarsi” sarebbe stato un vocabolo più adatto) cinque attori del passato, uno per ogni serata: Paul Newman, Cary Grant, Sean Connery, Marlon Brando e Marcello Mastroianni. Poca cosa, insomma. Ad alleggerire l’atmosfera-Garko è stato Rocco Hunt che ha postato su Facebook una foto che li ritrae insieme: “Eccoci, siamo i più belli d’Italia”, scrive divertito (o forse no?!). A questo punto siamo pronti per il primo appuntamento.

Vai alla home page di LineaDiretta24

Leggi altri articoli dello stesso autore