Cinquanta sfumature di Tullio
“Cinquant’anni di Musica senza Padrone”, questo è il traguardo raggiunto da Tullio De Piscopo che ripercorre la sua lunghissima carriera con un triplo cd in cui è riassunto il meglio del meglio della produzione di un artista che ha avuto il grande merito di portare al centro della scena la batteria, caso unico nel nostro panorama musicale. Cinquantasei tracce, di cui tre inedite, in cui il nastro dei ricordi e delle collaborazioni scorre da De Andrè a Battiato, da Mina a Oscar Piazzolla passando per le hit indimenticabili Stop Bajon e Andamento Lento in un susseguirsi unico di emozioni e sensazioni scaturite dall’anima di un artista legato a doppio filo con la storia della musica nostrana e internazionale. A questa uscita antologica si è sovrapposto uno straordinario itinerante Tour “Ritmo & Passione” in cui Tullio ha condiviso e condividerà il palco con la sua storica New Band, Joe Amoruso e la Nuova Compagnia di Canto Popolare. Abbiamo avuto il piacere di incontrarlo tra mille progetti e il ricordo indelebile del suo amico Pino Daniele.
Buongiorno Tullio, la vita comincia a cinquant’anni e la tua carriera ne è la prova vivente?
Mamma mia, cinquant’anni! Quanti ricordi e quante sensazioni si sono susseguite in questi due anni e mezzo di lavoro e credo che il risultato finale di questo cofanetto con ben 3cd attraversi tutti i momenti importanti della mia carriera. E’ stato molto interessante nel lavoro di rimasterizzazione ripercorrere le diverse evoluzioni nel modo di registrare, negli anni settanta il feeling e il groove tra noi musicisti erano alla base di ogni incisione, oggi basta che io mandi le parti di batteria registrate su una chiavetta, incredibile.
In “50. Musica senza Padrone” tre brani sono inediti, Destino e Speranza è dedicato all’amico di sempre Pino.
Eggià, questo è un brano scritto col cuore per accompagnarlo nel suo ultimo viaggio perché ognuno di noi ha un destino scritto e segnato al quale è impossibile sfuggire. Durante la mia malattia fu lui a tirami su dicendomi che questa raccolta non sarebbe stata l’ultima cosa che avrei fatto da artista promettendo di dedicarmi una poesia da includere nel booklet. Purtroppo tutti sappiamo com’è andata, ma la sua presenza dentro di me è indelebile.
Parliamo del Tour Ritmo & Passione, continuerete la performance nel 2.016?
Certo. Andremo avanti nel 2016 proseguendo il Tour iniziato a fine 2015 con Joe e la straordinaria Nuova Compagnia di Canto Popolare, amici da sempre che mi accompagneranno in questo viaggio a ritroso nel tempo, un modo per condividere col pubblico tutti i miei successi all’insegna del ritmo della musica e della passione che da sempre cerco di trasmettere sul palco. Sarà anche l’occasione per presentare dal vivo “Canto d’ Oriente” il secondo singolo inedito dedicato all’attualissimo problema dei profughi costretti ad abbandonare i loro paesi in guerra. Dovremmo essere a Roma a fine aprile all’Auditorium della Conciliazione.
Sei stato recentemente ad Ascoli per una iniziativa legata al ricordo di Pino?
Si sono stato ad Ascoli per inaugurare Piazza Pino Daniele, un’iniziativa bellissima e inaspettata voluta dal sindaco Guido Castelli grande fan di Pino. Eravamo lì nei paraggi con la band per uno show teatrale dal vivo. E’ stata una bella emozione presenziare e scoprire questa targa commemorativa alla memoria di Pino e meno male che il caso ha fatto sì che fossi lì altrimenti non ci sarebbe stato nessuno.
Come sta il Tullio De Piscopo uomo? Il tuo libro – Tempo! La mia vita – è una straordinaria testimonianza di vita vissuta.
Sto bene sto bene, ho voglia di una vita normale di stare in mezzo alla gente e godermi i miei nipotini. Avere sconfitto questo brutto male e averlo raccontato nella mio biografia mi ha dato la forza per andare avanti e non mi stancherò mai di ripetere quanto sia importante la prevenzione nella nostra vita, fare un esame di routine una volta all’anno non è un’impresa impossibile tenendo conto di quanto tempo buttiamo per cose inutili.
Il tuo rapporto con Napoli è ancora vivo? Ci vai ogni tanto?
Certo che si, anche lontano da impegni di lavoro prendo il mio aereo e vado alla ricerca di quel ristorante là, di quella sfogliatella là, o di quel barbiere là, è la mia città dove ho sepolta la mia famiglia e in questi ultimi anni c’è una metamorfosi in atto grazie al lungomare liberato e a tutta una serie di iniziative che hanno permesso ai napoletani di riappropriarsi della loro città per non parlare dei turisti che sono in aumento esponenziale.
Per chiudere una doverosa richiesta: quando celebrerete la scomparsa di Pino tutti insieme su un palco?
Il 2 luglio ci sarà l’unico evento riconosciuto dalla fondazione Pino Daniele e dalla sua storica agenzia di stampa, credo che ci ritroveremo tutti al San Paolo per rendergli il doveroso omaggio. Sarà un live pieno di ospiti italiani e internazionali con tutti quelli che gli hanno voluto bene, una serata indimenticabile dove ripercorreremo col cuore in mano tutta la sua straordinaria vita artistica.