Inquinamento: nuovi provvedimenti dei comuni italiani
Inquinamento: si torna nuovamente ai livelli di guardia. Complice l’alta pressione e la conseguente mancanza di pioggia, in molti comuni italiani si torna a prendere provvedimenti quali blocco del traffico, targhe alterne, calo della temperatura dei riscaldamenti, in attesa dell’agognata pioggia che pulisce l’aria dalle polveri sottili.
I provvedimenti sono solo un tampone: è chiaro che il problema, presentandosi così di frequente, vada risolto alla radice. Questo inverno così stranamente avaro di piogge ha portato l’inquinamento oltre il livello di guardia in tutta la penisola, non facendo alcuna distinzione tra grandi città e piccoli centri. Ad esempio, la città maggiormente inquinata è risultata essere Frosinone. E se a causa dei cambiamenti climatici i prossimi inverni saranno altrettanto secchi, bisognerà prendere provvedimenti più drastici e meno estemporanei di quelli fin qui adottati. Inquinamento record anche a Roma, dove il discorso pioggia non regge, visto che ci sono stati i medesimi giorni di pioggia degli anni passati ma con un livello di inquinamento maggiore. Traffico e presenza di roghi tossici causati dai ladri di rame hanno fatto sforare tutte le centraline anti-smog della capitale in misura nettamente maggiore rispetto agli altri anni. Domenica scorsa c’è stato il primo blocco totale del traffico e ne sono previsti altri.
Il Commissario Straordinario Tronca ha approntato un tavolo tecnico nel quale sono stati decisi alcuni provvedimenti tra i quali un contrasto più deciso alla doppia fila, che crea traffico più lento ed in alcuni casi impedisce il passaggio degli autobus rendendo meno conveniente l’uso dei mezzi pubblici. Anche a Napoli è stato adottato il blocco della circolazione per i veicoli inquinanti, ma il problema riguarda anche Milano, Pavia, Treviso e molti altri capoluoghi italiani. Come ha dichiarato il Ministro Galletti: “Il blocco del traffico è come un antinfiammatorio per un malato, contrasta i sintomi ma non corregge il problema. Per risolvere l’inquinamento occorrono programmi a lunga scadenza”