Quanti pomeriggi abbiamo passato in compagnia delle nostre amichette di infanzia ad inventare parti da far recitare alle nostre Barbie e a cambiare quello o quell’altro vestito? E quante volte abbiamo sognato di avere quel corpo perfetto? Beh, da oggi la Barbie abbandona le proporzioni perfette per diventare più realistica.

barbieLa prima Barbara Millicent Roberts, nome completo di Barbie, nasce il 9 marzo 1959; viene ideata da Ruth Handler sul modello di una bambola prodotta in quegli anni in Germania chiamata Lilli, di cui in realtà sembra essere il perfetto opposto. Durante quello stesso anno la Mattel, l’azienda produttrice, vende più di 350 mila esemplari al prezzo di tre dollari ciascuna; nel 1964 entra in commercio anche in Italia. Prodotta sia nella versione bruna che bionda, il suo corpo aveva proporzioni perfette: gambe lunghe, piuttosto magra e per questo motivo la Mattel è stata fortemente criticata. Pertanto, trascorsi 57 anni dal suo debutto, Barbie sarà prodotta in tre nuove versioni: alta (tall), minuta (petit) e formosa (curvy); saranno inoltre diverse le tonalità del colore della pelle e le acconciature per un totale di 33 modelli, in commercio dal 1 marzo. Interessanti gli scatti del giapponese Kenji Aoki riportati sul Time che seguono l’evoluzione del giocattolo.

barbieOvviamente si tratta anche di una strategia di mercato, considerando che negli ultimi tempi le vendite sono calate, ma, come ha affermato Evelyn Mazzocco, vice presidente e global manager di Barbie, “Siamo convinti di avere la responsabilità nei confronti di ragazze e genitori di riflettere una visione più ampia della bellezza”. E in effetti questo non può che essere un messaggio positivo per le nuove generazioni , un po’ come è avvenuto per la passerella, laddove si sta pian piano abbandonando quel canone stereotipato di bellezza, sinonimo di eccessiva magrezza, limitando quindi anche tutti quei disturbi dell’alimentazione (anoressia e bulimia) ad esso connessi.