Nicola Piovani al Teatro Eliseo con “Viaggi di Ulisse”
Per gli amanti dell’arte finalmente un sospiro di sollievo. Dal 26 al 31 gennaio 2016 Nicola Piovani e gli Ensemble Aracoeli debuttano con “Viaggi di Ulisse” al Teatro Eliseo di Roma, prodotti dalla Compagnia della Luna. Piovani, classe ’46, Direttore d’orchestra e pianista, è noto ai più grazie al suo prezioso contributo in qualità di compositore di grandiose colonne sonore per il cinema e il teatro (“Il marchese del grillo” di Mario Monicelli; “Ginger e Fred”, “Intervista”, “La voce della Luna” di Federico Fellini; “Palombella rossa”, “Caro Diario” e “La stanza del Figlio” di Nanni Moretti; premio Oscar per la migliore colonna sonora dei Grammy Awards del 2000 con “La vita è bella” di Roberto Benigni).
Viaggi di Ulisse non è soltanto un “Concerto mitologico per strumenti e voci”, ma è un’autentica immersione catartica e vivificatrice nel fiume dell’arte, dove tra le sue acque si mescolano la musica tradizional-popolare (dai rimandi arabeschi e a tratti mediorientali), i disegni erotici e sensuali di Milo Manara, la poesia di Kavafis, i versi di Omero, il flusso di coscienza di Joyce, e poi ancora le letture di Tasso, Pindaro, Saba. In video recitano Chiara Baffi, Carlo Cecchi, Paila Pavese, Massimo Popolizio, Mariano Rigillo, Massimo Wertmuller, Virgilio Zernitz. Gli Ensemble Aracoeli, ossia Andrea Avena, Marina Cesari, Pasquale Filastò, Ivan Gambini, Alessio Mancini, Nicola Piovani, Aidan Zammit, dimostrano grande versatilità e sono culturalmente imbevuti della più ricca tradizione musicale mediterranea, non esente da suggestioni africane, greco-romane, arabeggianti.
La mescolanza di tutti questi intermedia così diversi tra loro, come probabilmente avrebbe detto l’esteta Gillo Dorfles, parlando delle “Ultime tendenze nell’arte di oggi”, porta al confluire dei vari linguaggi artistici in un nuovo mezzo espressivo, in una nuova dimensione dove l’arte non solo diventa arte, ma supera se stessa. In questo viaggio attraverso la musicalità dell’Odissea omerica, Ulisse, il re dei viaggi, viene rappresentato da Manara sotto le sembianze del maestro Pier Paolo Pasolini, uno dei più grandi poeti dell’età contemporanea, eroe ed anti-eroe che, proprio come il re di Itaca, non si accontentava di stare a guardare la vita dalla finestra, ma preferiva immergersi in essa, affrontare il mare tempestoso in nome della Conoscenza. Piovani ha posto l’accento sull’Ulisse polytropos, uomo dalla tante facce, instancabile ricercatore di Sapienza, ricordando l’astuzia con la quale affrontò il nefasto e mortale canto delle Sirene, fluttuando tra corpi di marinai imputriditi, non sfuggendo ad esso turandosi le orecchie con la cera, ma facendosi legare con delle corde all’albero maestro della nave. L’incontro con i Lotofagi (i mangiatori di loto che dimenticano ogni cosa, il presente, il passato, il futuro), ha condotto la platea ad un momento molto intenso e commovente, nel quale Piovani ha toccato magistralmente il tema imperituro della Memoria Storica, che continuerà ad essere, oggi e sempre, un monito nei confronti di un’umanità perduta: “Un sol giorno senza memoria non è vita”.
Twitter: @Vale_Perucca
Vai alla home page di LineaDiretta24
Leggi altri articoli dello stesso autore