Giulia Latorre: è vero il suo coming out?
Giulia Latorre ha deciso di fare coming out, o almeno così hanno creduto in molti. A pochi giorni dal Family Day, il cui arrivo sta scuotendo le coscienze pubbliche, Giulia Latorre, figlia del marò Massimiliano Latorre, accusato di omicidio in India nel 2012, ha deciso di uscire allo scoperto. Ha, infatti, dichiarato pubblicamente la sua omosessualità, facendo coming out in una lettera pubblicata da lei stessa su Facebook. La ragazza però non intende assolutamente farsi pubblicità, proprio perché figlia di Latorre, ma ha spiegato in modo dettagliato che la sua scelta di autodichiararsi omosessuale deriva dalla voglia di far si che non ci siano limitazioni o inibizioni per chi è omosessuale e deve apertamente comunicare il suo essere, senza paura di pregiudizi alcuni. Almeno questo è ciò che ha voluto scrivere nella lettera, ma che poi in qualche modo ha smentito, ribadendo che il suo atto di coraggio, in realtà, era semplicemente un pensiero generico scritto nella lettera.
Nonostante il padre si trovi ancora in bilico nella vicenda diplomatica che lo riguarda, Giulia, di soli 22 anni ha voluto trovare il coraggio di dichiararsi, senza alcun risentimento, ma proprio per dare coraggio a chi non si trova nella condizione psicologica e morale di poter affrontare la propria omosessualità.
Con queste parole comincia la sua lettera: «Ciao sono Giulia Latorre, 22 anni di Taranto e sono la figlia del marò Massimiliano Latorre, la cui vicenda è ormai tristemente nota da tutti. Ho deciso di fare questo passo non per pubblicità, anzi forse è la cosa di cui ho meno bisogno, ma perché voglio dare forza a quelle persone che hanno paura di mostrarsi per timore delle polemiche, degli insulti e delle conseguenze di un coming out». Ovviamente, non sono mancati gli insulti al suo post, che tra l’altro la ragazza ha pubblicato su una pagina Facebook dedicata alla difesa degli omossessuali, il portale OmofobiaStop. Dopo il post, che Giulia avrebbe pubblicato lunedì scorso, non sono mancate le smentite, o meglio la ragazza ha commentato con altri post confermando e ribadendo che bisogna eliminare l’omofobia, confermando l’uguaglianza tra tutti, etero e gay. Ovviamente il riflesso mediatico della sua lettera si è fatto subito sentire, e forse probabilmente la ragazza cercava un feed back positivo per tutti coloro che ancora non hanno avuto il coraggio di dichiararsi, o comunque non poteva immaginare che si sarebbe creata una questione nella questione; ovvero, se non fosse stata probabilmente la figlia di un militare coinvolto in un processo per omicidio, la sua lettera non avrebbe avuto sicuramente la stesso eco di una semplice lettera di una ragazza che, facendo coming out, dichiara la propria omosessualità. Tutto questo poi, a ridosso del Family Day (che si terrà domani a Roma) che ha già aperto accesi dibattiti su quasi tutti i social network, Facebook in primis.
Dopo i primi messaggi arrivati alla ragazza a sfavore della sua lettera e dopo i il caos mediatico, Giulia Latorre ha voluto precisare a Radio Cusano Campus che il suo messaggio doveva essere letto con un’interpretazione generica: «C’è stato un errore, non è come pensate. Il mio era un messaggio in generale, non è niente di particolare. Sto chiedendo di togliere la mia foto (che si trova sulla pagina di Facebook OmofobiaStop), perché stanno pensando ad altro», queste le parole della ragazza, che in qualche modo smentirebbero o comunque lascerebbero nel dubbio sul fatto che la sua azione sia stata un vero e proprio coming out. La ragazza, dopo essere stata contattata anche dall’Ansa, sembrerebbe non essere soddisfatta dell’attenzione mediatica dedicata al caso, ma ovviamente, se fosse stata una semplice ragazza gay e non la figlia del marò Salvatore Latorre, forse non avrebbe fatto scaturire questo gran marasma.
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