Addio a Ettore Scola ultimo maestro della commedia italiana

Nel reparto di cardiochirurgia del Policlinico di Roma si è spento Ettore Scola. Aveva 84 anni. Con lui è scomparso l’ultimo grande maestro della commedia italiana. La sua ecclettica carriera iniziò negli anni 40 con varie collaborazioni in trasmissioni e varietà per la radio e la televisione. Negli anni 50 approdò nel cinema dapprima come sceneggiatore nei film ”Un americano a Roma”, “La grande Guerra” e “Crimen”, poi come regista nel 1964 con il film “Se permette parliamo di donne”.

Il successo arrivò con la commedia campione di incassi “Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa?” con Alberto Sordi, Nino Manfredi, Bernard Blier.

Gli anni 70 furono i più significativi della sua carriera grazie a pellicole quali “Il commissario Pepe”, “Dramma della gelosia” e “C’eravamo tanto amati”, un capolavoro che non solo lo consacrò tra i grandi del cinema italiano ma gli regalò anche diversi premi al festival di Mosca, il César francese e tre Nastri d’argento. Sempre negli anni 70 vinse il premio per la regia a Cannes con “Brutti, sporchi e cattivi”, e con “Una giornata particolare” si guadagnò una delle sue quattro candidature all’Oscar come migliore pellicola straniera e vinse il Golden Globe. Con la commedia “La famiglia”, del 1987, ottenne sei David di Donatello, sei Nastri d’Argento e un’altra nomination all’Oscar come miglior film straniero.

Tra le sue ultime pellicole ricordiamo “La cena” e “Concorrenza sleale”. Negli ultimi anni aveva firmato dei documentari di pregio quali “Gente di Roma”, “Che strano chiamarsi Federico” dedicato a Fellini. Lo scorso novembre alla Festa di Roma aveva presentato il suo ultimo lavoro, un documentario che raccontava la sua vita e la sua carriera: “Ridendo e scherzando”.