Un Capodanno di mobilitazione per i canili di Roma
Continua la battaglia portata avanti dai lavoratori dei canili pubblici di Roma. Dopo la riunione del 28 dicembre, in cui il comune annunciava ai sindacati l’imminente chiusura dei canili della Muratella e dell’ex Poverelli, oggi i lavoratori della Avcpp, insieme ai volontari degli Animalisti Italiani e ai rappresentanti sindacali sono scesi in piazza per bloccare lo sgombero dei canili.
Davanti alla prefettura si sono radunati dietro striscioni e bandiere per chiedere di essere ricevuti in delegazione dal prefetto. Verso le 10 salgono dunque a palazzo Valentini Giovanni Alfonsi della Fp CGIL COL, Simone Placido in rappresentanza dei lavoratori della Avcpp Onlus, la senatrice Loredana De Petris e l’onorevole Marco Miccoli. In un incontro durato circa un’ora, si è venuto a sapere che la prefettura era già stata avvertita dal Comune della necessità della forza pubblica per sgomberare i canili già dal primo gennaio. Decisione che, come sottolineato anche dalla senatrice De Petris a colloquio coi manifestanti, non può competere ad un commissario con poteri di ordinaria amministrazione.
La prefettura, dal canto suo, ha reso nota la sua totale estraneità a decisioni che non le competono e che riguardano esclusivamente il Comune, reo di non aver messo a bando l’assegnazione di queste strutture.
I manifestanti hanno quindi deciso di trasferirsi in piazza del Campidoglio per chiedere di essere ricevuti dal sub commissario De Milato. I manifestanti si radunano quindi sotto il palazzo senatorio, accompagnati da un’ingente schieramento di forza dell’ordine apparentemente non giustificato visto il numero e i modi pacifici del corteo e dagli sguardi un po’ stupiti un po’ non curanti dei turisti. I delegati vengono ricevuti ancora una volta in un incontro ancor più breve del precedente ma dal quale si riescono ad avere, almeno in parte, le risposte desiderate.
Il sub commissario ha quindi fissato un nuovo appuntamento per il 4 gennaio «al fine di individuare un percorso amministrativo temporaneo per garantire la regolare funzionalità dei canili comunali». Da quanto appreso da de Milato, questo percorso potrebbe essere quello di lasciare la gestione delle strutture in proroga a chi vi lavora attualmente fino all’esplicazione del bando di assegnazione e con un taglio del 5% dei costi che sono ancora da definire. I sindacati e i lavoratori si dicono sostanzialmente soddisfatti di quanto ottenuto e aspettano la definizione degli accordi fermo restando che qualsiasi accordo dovrà prevedere il pieno reintegro di tutti i lavoratori attualmente in forze.
Nel frattempo la situazione rimane così com’è, con operatori ed educatori che potranno rientrare nei canili a dar da mangiare agli animali, cani e gatti, ospitati nelle strutture e svolgere le loro regolari mansioni. Gli operatori se ne vanno sapendo di poter passare il capodanno un po’ più sereni e che domani qualcuno potrà andare a dar da mangiare ai circa 600 animali ospitati nelle strutture ma sono fermi sull’intenzione di mantenere i canili efficienti, pubblici e gestiti da personale preparato e in numero adeguato.