Realiti, il primo “Grande Fratello” che approda in teatro

12370666_1535088870124335_6117002751767107304_oAll in, tutto sul piatto. Sofferenze e soddisfazioni, rimpianti e ricordi. Quel pranzo con mamma e quella volta a letto con il professore dell’università. Stralci di vita consegnati in pasto al pubblico, nella speranza che, almeno lui, sappia fornirne una coerenza. In scena al Cometa Off di Roma fino al 13 dicembre c’è #Realiti, il primo reality show teatrale che, per la fisiologia propria del teatro stesso e per il merito di sceneggiatori come Alessia Amendola e Michele Botrugno, sviscera l’umana perversione nascosta dietro l’occhio televisivo del Grande Fratello. Come in una partita di poker i protagonisti si giocano le loro identità, demandando l’indice di gradimento della propria esistenza al giudizio dello spettatore in sala, cercando nel suo riscontro un riscatto alle proprie vite complicate.

E proprio l’appassionato di videopoker è il primo personaggio ad apparire sul palco. Con lui si dà inizio allo spettacolo e alla “messinscena” delle esistenze, che lo vedranno sfidare il borgataro romano incastrato in un’identità che lo soffoca e non lo rappresenta più,  il nerd schiavo della rete e dei social network, la “brava moglie” vittima di violenze casalinghe, la ricca annoiata e senza scrupoli, ed infine la timida, schiva e sordomuta. Sei protagonisti dalle storie complesse, adottate ad emblema dell’oggi. Sei personaggi in cerca di un autore da rintracciare non nelle proprie risorse interiori, bensì in un burattinaio esterno alle loro stesse vite. E più precisamente nel pubblico che, telecomando alla mano, decreterà il vincitore del game show.12356979_1535088906790998_4874250303255044003_o

Dopo la messa in scena al Fringe di Edimburgo, #Realiti approda a Roma, con il suo carico di originalità e realismo, commozione e risate. Una piece coinvolgente, dinamica ed interattiva, che scruta con spirito critico la nostra realtà, sempre più portata a prediligere la propria essenza quando è bagnata dalla luce dei riflettori, e a farsi vedere per ciò che non è. Spiega Alessia Amendola: «In un momento in cui nulla sembra più impressionare, in cui si è fatto il callo a tutto e niente più sembra sconvolgere le menti ed i cuori, dove il leitmotiv è diventato “non c’è più nulla da vedere”, #REALITI vuole essere una scossa al torpore e riportare alle mani la sensazione del tatto».

Credits foto: FABRIZIO GIANSANTE

Twitter autore: @EvaElisabetta