Valli a prendere, spettacolo teatrale in salsa farmacologica
Sbarca al Teatro Studio Uno lo spettacolo dell’esilarante Giovan Bartolo Botta, un attore sul palco e un “personaggio” nella vita, con una candida e pura passione per il teatro. Lo spettacolo che porta in scena è un monologo in pieno stile stand up comedy, vincitore del premio della critica Funweek.it al Roma Fringe Festival 2015. Sarcasmo, ironia e un pizzico di follia condiscono Valli a prendere. Spettacolo teatrale in salsa farmacologica. Un pretesto per riflettere sulla società di oggi e sul teatro di ieri. Sul sito personale, Giovan Bartolo Botta, scherza dicendo aver recitato con i più grandi attori: da Romolo Valli a Salvo Randone, da Paolo Stoppa a Lilla Brignone, da Adelaide Ristori all’intramontabile Gustavo Modena, anche se loro non se ne sono mai accorti; ma l’imprinting è quello. L’attore piemontese riesce a creare nel suo monologo un mix perfetto tra politica, calcio e Shakespeare. La capacità di Giovan Bartolo Botta risiede nella costruzione di un dialogo intenso ed ininterrotto, ad esclusione delle piccole pause per riprendere fiato, in cui riesce a passare da un argomento all’altro coinvolgendo in prima persona il pubblico. Ogni minimo pretesto viene sfruttato dall’attore per agganciare lo spettatore in modo da creare una sorta di monologo a doppio senso. Quasi a voler ribaltare il ruolo d’attore.
Sul palco lui, le sue parole e le sue considerazioni: recitando Shakespeare, narrando storie e patemi poetici sull’amore non corrisposto e riportando episodi calcistici. Il filo conduttore è l’attore di prosa come elemento umano che tenta di bastare a se stesso, anche se non sempre ci riesce. L’attore, nella sua considerazione più ampia, evoca sul palcoscenico un disagio dicotomico fotografando situazioni, evocando paure e ovviamente scaturendo risate. “Un Romeo troppo conservatore, un Amleto punk e un Otello razzista” così si descrive Bartolo nello spettacolo Valli a prendere. Spettacolo teatrale in salsa farmacologica, ma lui è piuttosto un capo Ultras del teatro, che grazie alle sue doti intellettuali attoriali riesce a far apprezzare il sapore del teatro di prosa, nascosto tra le battute argute sul mondo dello spettacolo.