Circolazione a rischio per tre giorni e stop metro B: quando al danno si aggiunge la beffa

Per gentile concessione del Campidoglio i romani stanno affrontando tre lunghe giornate di passione in cui riuscire a spostarsi in città si sta rivelando un’odissea. A causa dell’alta concentrazione di polveri sottili nell’atmosfera, domenica (15 novembre) i romani hanno lasciato l’auto a casa per la prima delle quattro domeniche ecologiche previste. Lo stop dei veicoli (comprese le auto di categoria Euro 5) è scattato dalle 7:30 alle 12.30 e è ripreso alle 16.30 fino alle 20.30. Gli unici veicoli esentati dallo stop sono stati quelli a metano, gpl, ibridi, Euro 6 e ciclomotori due ruote e quattro tempi Euro 2 e motocicli quattro tempi Euro 3.

La città purtroppo, attanagliata dallo smog, secondo il dossier di Legambiente, nei giorni scorsi ha superato i valori massimi di PM10 (Materia Particolata, ossia quel materiale presente nell’atmosfera in forma di particelle microscopiche), ed il dato rilevato sembra essere il peggiore negli ultimi tre anni, per questo motivo il Campidoglio si è visto costretto a rispettare il “Piano Regionale di Risanamento dell’Aria” che prevede, oltre a blocchi delle auto inquinanti e targhe alterne, anche quattro domeniche ecologiche.

Coloro che sono stati costretti a lasciare l’auto a casa si sono trovati a dover affrontare una situazione paradossale non potendo neanche contare sui mezzi pubblici, poiché, tanto per cambiare, il servizio metro ha subito importanti interruzioni. Già da sabato, infatti, era stato interrotto il servizio della linea B per quasi tutto il percorso, più precisamente da Rebibbia a Tiburtina, per manutenzione straordinaria, e da Piramide a Laurentina per riparare dei guasti causati da un incendio. L’interruzione del primo tratto era già stata annunciata nel giorni precedenti, invece l’intervento sulla seconda tratta è caduto sulle teste dei romani come un fulmine a ciel sereno facendo piombare la città nell’ennesimo caos poiché i lavori si sono protratti per tutta la giornata di domenica (ecologica), ed il solito servizio bus sostitutivo che Atac tira fuori dal cilindro all’occorrenza è stato il disastro di sempre. Ed è inutile che Atac, si giustifica dicendo che certi lavori di manutenzione vengono attuati “per migliorare l’infrastruttura del trasporto capitolino in vista dell’apertura del Giubileo della Misericordia”, poiché l’anno santo è praticamente dietro l’angolo ed il servizio metro resterà, senza inutili illusioni, il fallimento di sempre.

E questo è stato solo il primo giorno di passione romana. La settimana infatti è iniziata drammaticamente per gli automobilisti con due giorni di targhe alterne: lunedì 16 novembre sono ferme tutte le auto e le moto la cui ultima cifra della targa è dispari, martedì 17 quelle pari. L’ordinanza del Campidoglio, firmata dal Commissario Francesco Paolo Tronca, era già stata proposta qualche giorno fa (precisamente l’11 novembre), peccato però che i cittadini non li abbia avvisati nessuno (non ce n’era traccia neanche sul sito internet del Comune)! Ovviamente devono essere state erogate multe a più non posso e speriamo che gli ignari automobilista non saranno costretti a pagarle. Tornando a queste due giornate di targhe alterne, in entrambi i giorni il divieto è previsto dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30, e saranno esentati dallo stop i ciclomotori due ruote quattro tempi Euro 2 ed i motocicli quattro tempi Euro 3.

Nonostante la domenica ecologica, in base a quelli che sono stati i recenti protocolli in materia di inquinamento, non si esclude la possibilità che, in un futuro più prossimo di quello che pensiamo, sarà attuato un Piano regionale di Risanamento dell’aria maggiormente restrittivo, che potrebbe prevedere addirittura un totale blocco del traffico. In questo caso esploderebbe il caos poiché la nostra città non è idonea a certe iniziative in quanto non è in possesso di un sistema di trasporto pubblico urbano funzionale come quello che si può trovare in qualsiasi capitale del mondo civilizzato. Tra autobus fatiscenti che cadono a pezzi e spesso e volentieri prendono fuoco strada facendo, e tre linee metro che si fermano un giorno si e l’altro pure per i più svariati motivi, la situazione di una capitale mondiale che si prepara ad affrontare un evento planetario come il Giubileo è davvero drammatica. Siamo consapevoli che in una città invasa dallo smog sarebbe idoneo creare isole pedonali, ampliare le zone ZTL, cercare di allontanare le auto il più possibile dal centro storico, ma attualmente qualcosa di simile nella Capitale è mera utopia.    Blocco auto 2