MotoGP: il Dottore, il Nevrotico ed il Mentiroso VOLUME 3
Bene a questo punto inizia un delirio mediatico che vede coinvolti Rossi e Marquez con un Lorenzo mai chiamato in causa che però sembra proprio volercisi gettare a pesce (salvo poi pentirsene). E’ lui l’intruso sull’orlo di una crisi di nervi. La storia ci dice che il Dottore ne sta uscendo vincitore mentre Marquez, Lorenzo e tutta la MotoGP ne stanno uscendo compromessi.
Perchè Lorenzo si messo in una disputa che non lo riguardava? Perchè ha difeso Marquez? Perchè voleva una sanzione più aspra? Perchè sul podio della Malesia ha fatto il gesto del pollice verso in direzione di Rossi (cosa di cui si è già scusato)? Perchè ha agito legalmente, di propria iniziativa, contro il ricorso presentato da Rossi al TAS, ad insaputa della propria scuderia, che, piccolo dettagio, gli paga lo stipendio?
Davvero strano il comportamento dell’iberico, anzi no, non è strano affatto è solo indecoroso e crea molti problemi alla sua scuderia nei cui confronti si sta comportando al limite della violazione del contratto, tanto da essere stato richiamato ufficialmente e pubblicamente dalla Yamaha. Poi il suo sponsor, la Sector, risolve il contratto dato che il motomondiale ha perso di credibilità, pazzesco. Uno che potrebbe diventare campione del mondo (quasi certamente) che perde lo sponsor evidentemente perchè l’azienda ritiene che associare il proprio marchio a quello del pilota campione del mondo nuoccia al loro buon nome…
Marquez dal canto suo è dalla gara di Phillip Island che su questa storia dice solo bugie. Subito o quasi subito smentito dai fatti continua a raccontare frottole e questo basta. Il dottore invece incassa la simpatia delle persone e di questo i social network sono il termometro.
Mentre il Dottore riceve tantissima solidarietà, le pagine Facebook di Lorenzo e Marquez sono una raccolta dei più fantasiosi epiteti e di insulti indecenti, ma a noi della forma con cui si esprimono i trogloditi non interessa, interessa la sostanza delle cose: gli appassionati di tutto il mondo hanno visto chiara la faccenda e si sono schierati compatti: quì non ci sono opposte fazioni, punto e basta.
Dopo il GP di Malesia ci sono state varie iniziativa come raccolte di firme, alcune per inasprire le sanzioni a Valentino Rossi, in Spagna, guarda caso. Altre in tutto il mondo a favore del pilota di Tavullia. Mentre delle raccolte di firme a sfavore di Rossi si è persa traccia, quella lanciata da Change.org in favore di Valentino, scritta in almeno 20 lingue, ha fin’ora raggiunto le 750.000 firme. Le prime 250.000 sono arrivate in 48 ore e non cessano di affluire, nonostante sia ormai del tutto inutile dato che il GP di Valencia sarà tra due giorni e il Dottore partirà dall’ultima fila.
A partire dall’ovazione del pubblico nel GP della Malesia nel momento della caduta di Marquez (sembra che vedere l’iberico per terra sia stata una gioia per i tifosi paganti, cioè quelli che vogliono vedere un Campionato del Mondo al di sopra di ogni sospetto), la “gente”, che secondo alcuni non avrebbe diritto di critica si è schierata dalla parte di Rossi. Questo è chiaro.
Quello di quest’anno è stato un mondiale bellissimo con tre piloti in lotta poi ridottisi a due perchè gli errori di gioventù del più forte dei tre e cioè Marquez l’hanno messo fuori gioco. Vedere il trentaseienne Valentino Rossi lottare con i più giovani iberici e mettersi in testa alla classifica dalla prima gara è stato divertente ed in un certo senso poetico come lo sono ogni tanto le imprese sportive. Per questo il Campionato del Mondo ha avuto un successo di pubblico così massiccio. Come sempre la maggior parte dei tifosi è neutrale e vuole solo vedere come va a finire, ma tutto è andato perso nella sciagurata gara di Phillip Island dove Marquez (e questo è provato), ha agito in favore di Lorenzo.
Per Lorenzo e Marquez i tempi si fanno duri: il pubblico non misura gli atleti solo per quello che vincono ma anche e soprattutto per la loro credibilità. Chiedere ad Armstrong.