La Juventus pareggia in Champions League: ad Allegri servono i gol

Se le partite con il Manchester City e Siviglia (entrambe vinte) avevano nascosto i problemi della seconda Juventus targata Massimiliano Allegri, ieri sera lo 0-0 con il Borussia Mönchengladbach ha fatto riemergere le difficoltà dei bianconeri nel trovare la via del gol. Il match è stato un monologo juventino, con il modesto Gladbach spettatore non pagante. Lo 0-0 è un risultato tutto sommato favorevole, che lascia i bianconeri in testa al proprio girone e favoriti per il primo posto. Ma se la situazione di classifica non preoccupa, quello che inizia ad essere un vero e proprio problema è la vena realizzativa di tutta la squadra. La Juventus segna poco ed Allegri ancora non ha trovato la sua coppia di attaccanti titolare.

Quest’anno manca Tevez è vero, ma gli acquisti di Dybala, Mandžukić e Zaza, avrebbero dovuto alleviare la dolorosa partenza del campione argentino. Il problema attuale della Juventus non risiede tanto nelle qualità dei singoli o nella loro vena realizzativa, ma nell’intesa reciproca che sembra ancora mancare. Ad oggi il punto fermo sembra essere Morata: “È l’unico – ripete sempre Allegri – che può giocare con chiunque perché in campo sa fare tutto”. Ora resta da capire chi tra i tre nuovi acquisti può essere la spalla ideale per lo spagnolo.

Mandžukić non è Tevez, lo si sapeva, ma i suoi gol in giro per l’Europa li ha sempre fatti. Per il croato la questione è prettamente tattica. La Juve non gioca per lui, non lo serve come dovrebbe. Al gigante croato servirebbero cross a grappoli per sfruttare la stazza fisica e il colpo di testa, ma la Juve non li fa. Gioca palla a terra, con fraseggi stretti e non ha ali pure per servirlo al meglio.

Zaza è partito come quarta punta nelle rotazioni di Allegri. Una buona alternativa in caso di necessità. Ma ultimamente, vista la penuria di gol, l’allenatore toscano ha iniziato a dargli minutaggio. Ma l’attaccante lucano non è mai stato un bomber. Pressa a tutto campo, attacca la profondità ed è un ottimo giocatore di raccordo, ma non può essere lui il bomber della Juventus.

Dybala è stato l’acquisto più oneroso dell’ultima campagna acquisti e designato come sostituto naturale di Carlitos Tevez. Dopo un avvio incoraggiante con 3 gol nelle prime quattro gare ufficiali, l’argentino è stato inspiegabilmente messo ai margini delle rotazioni juventine. Dopo Inter-Juventus Allegri ha spiegato il perchè: “Dybala ha qualità eccezionali, ma credo che se vorrà essere decisivo a certi livelli dovrà cambiare modo di giocare, diventando una punta di raccordo o un trequartista. Non giocherà più da prima punta, non ha la fisicità per farlo”. Parole e scelte che stridono con le prestazioni in campo dell’argentino. Anche contro il Gladbach a Dybala sono bastati i dieci minuti finali per infiammare lo Stadium con un paio di giocate, proprio quelle che sono mancate ai vari Mandžukić, Morata e Zaza.

dybala e morata juventusIn conclusione Allegri dovrà trovare presto il bandolo della matassa, soprattutto in Serie A dove il tempo degli esperimenti è finito e la vetta è sempre molto lontana. I tifosi hanno già scelto: vogliono Morata-Dybala. E finora il campo ha parlato per loro. Dalle tre partite giocate in coppia sono arrivate due vittorie e un pareggio, con due gol a testa. In un momento di crisi realizzativa non bastano questi numeri ad Allegri per dare in mano a loro le chiavi dell’attacco?