10 cose da sapere sulla riforma costituzionale

Fiore all’occhiello del governo Renzi, ribattezzata ddl Boschi, la riforma costituzionale approvata recentemente in terza lettura mira a stravolgere l’assetto istituzionale italiano ridisegnandone poteri, organi e prerogative. Ecco dieci cose da sapere, quindi, su uno dei provvedimenti più radicali, innovativi e sconvolgenti degli ultimi vent’anni.

1# Bye bye bicameralismo. Con il ddl Boschi si supera definitivamente il cosiddetto bicameralismo perfetto, quel meccanismo che oggi implica che un testo di legge sia approvato identico da entrambe le Camere. A scendere si darà l’estrema unzione anche al meglio noto “fenomeno della navetta” ovvero i continui rinvii e contro rinvii tra Camera e Senato di disegni di legge che di volta in volta per le modifiche di una devono essere riapprovate dall’altra e per le modifiche dell’altra debbono essere riapprovate dall’una.

2# Governo Armageddon. Rafforzati i poteri dell’esecutivo che godrà, rispetto ai propri provvedimenti, di una corsia preferenziale. Lo scopo: accelerare. L’effetto: la Camera dovrà esprimersi entro e non oltre 70 giorni sugli atti presentatigli dal Governo.

3# Senato, Senato, Senato. Addio al vecchio Senato, via libera alla nuova Camera dei cento o Camera delle autonomie o nuovo Senato. Il Senato di Matteo Renzi, infatti, sarà composto da 100 nuovi senatori scelti in seno ai consigli regionali. Rappresentanti degli enti locali che: a) non voteranno più la fiducia al Governo; b) non approveranno più le leggi; c) avranno competenze anche legislative solo su materie specifiche (Europa, diritto di famiglia, salute, temi etici, ratifica di Trattati internazionali, legge elettorale, ecc); d) eleggeranno Presidente della Repubblica e membri della Consulta; e) avranno potere di emendare/modificare i testi legislativi della Camera ma questo potere dovrà essere esercitato tempestivamente entro un massimo di 30 giorni e comunque potrà essere sempre scavalcato dalla Camera a maggioranza semplice.

4# Galateo. Le riforme hanno determinato un notevole salto di qualità in termini di buon costume all’interno delle istituzioni. Risse, botte, liti e gesti fallici rimarranno agli annali stenografici e non del nostro Parlamento. Non che l’esecutivo abbia dato miglior prova di sé, anche i ciber-sfottò di Renzi su twitter meritano un albo dei ricordi.

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#5 Happy Bday Mr President. Quorum più alti per l’elezione del Presidente della Repubblica, 2/3 dei votanti ai primi tre scrutini, 3/5 dei voti per i successivi. Dal settimo scrutinio in poi la maggioranza dei voti richiesta sarà di 3/5 dei presenti.

6# Specchio riflesso. I consiglieri regionali eletti al Senato godranno dell’immunità parlamentare. Quindi consiglieri regionali-immunità, Er Batman-immunità, Formigoni-immunità, Giunta Cota-immunità, eccetera eccetera.

7# Corte Costituzionale. Aumentano i poteri della Consulta, la quale su richiesta potrà effettuare anche un controllo preventivo di legittimità costituzionale sui testi legislativi adottati.

8# Riforma del Titolo V. Mai più competenza concorrente delle Regioni in costituzioni. Lo stato deciderà in quali materie avrà competenza esclusiva, stop.

9# Italiani. Un italiano su 3 quando pensa alle riforme costituzionali pensa a Maria Elena Boschi. Un altro italiano su 3 pensa che ad ogni modo gli immigrati continueranno a rubargli il lavoro. Il restante terzo: non pervenuto.

#10 Chi vivrà vedrà. Tutto questo barcamenarsi non avrà avuto alcun senso se al referendum confermativo gli italiani bocceranno le riforme costituzionali.

@FedericaGubinel