Robert De Niro e Anne Hathaway in “Lo stagista inaspettato”

Arriva oggi nelle sale la nuova commedia Lo stagista inaspettato di Nancy Meyers, regista di film di grande successo come What Women Want e L’amore non va in vacanza. Un settantenne, vedovo e pensionato, si sveglia tutte le mattine per andare a leggere il giornale da Starbucks per sentirsi ancora parte integrante della società e passa i suoi pomeriggi tra lezioni di Tai Chi e funerali. Finché grazie ad un’iniziativa imprenditoriale di un’azienda di moda, riesce a farsi assumere come stagista. Anne Hathaway recita al fianco di Robert De Niro ricoprendo il ruolo di una ragazza in carriera, fondatrice del sito di e-commerce. A fare da sfondo alla trama, la classica New York da sogno, fatta di parchi, panorami suggestivi e luoghi in cui i grattacieli lasciano il posto agli edifici residenziali del Greenwich Village.

Lo stagista inaspettato è un film che getta lo sguardo su uno dei valori che costituiscono la nostra identità personale: il lavoro. Ognuno di noi all’inizio della propria carriera lavorativa è pieno di entusiasmo e di energia, con il passare del tempo però, il lavoro diventa una routine e non vediamo l’ora di andare in pensione, per fare tutto quello che abbiamo sempre desiderato: viaggiare, riposarsi, prendere la patente nautica o magari diventare buddisti. Eppure quando esauriamo i nostri desideri e il sapore di novità svanisce, tutto cambia. Questo è il dilemma che affronta Ben Whittaker. Il personaggio di De Niro è consapevole della propria inadeguatezza all’interno dell’azienda, ma nonostante questo si mette alla prova. L’interpretazione che Ben da alla propria occupazione, non è quella di uno strumento di classificazione sociale, ma piuttosto di un espediente per sperimentare e valutare le proprie capacità con tutta l’umiltà di questo mondo. Il personaggio di Jules è l’unico all’interno dell’azienda che pone resistenza nei confronti di Ben, pensa che l’età dello stagista senior rallenti il lavoro e sia solo una perdita di tempo. Con il susseguirsi delle vicende, però, quello che inizia come un rapporto avverso, lascia il posto al rispetto e all’ammirazione. La regista sottolinea come la tecnologia molto spesso, se non accompagnata da una buona dose di saggezza ed esperienza può essere controproducente. Quel gap generazionale tra Jules e Ben, riesce ad essere il giusto compromesso per imboccare la strada della vittoria. La Meyers ribalta il contrasto tra le generazioni in una commedia spensierata e piena di buoni sentimenti, dove la vecchiaia diventa la strada maestra, che guida la giovinezza verso la crescita.