Euro 2016 : Albania , la vittoria di chi sa sognare
La qualificazione dell’ Albania agli Europei del 2016 non è una vittoria qualsiasi. Non solo perché è la prima qualificazione della storia di questa squadra, ma per come è stata conquistata. Questa è una storia di orgoglio, di unione, di coraggio, ma anche di saggezza e di profonda conoscenza del calcio.
Tutto nasce da questi ultimi due elementi, portati in Albania da De Biasi appena è stato scelto come CT della nazionale albanese. Allora, la qualificazione a Euro 2016 sembrava un miraggio. Effettivamente c’era tanto lavoro da fare e, per prima cosa, De Biasi ha avviato con i suoi collaboratori (tra i quali Tramezzani e Bogdani) un minuzioso lavoro di scouting con l’obiettivo di riunire i migliori calciatori albanesi sparsi per tutta l’ Europa. Sembra il solito lavoro svolto da ogni CT, ma non è così. Perché le guerre politiche dei decenni precedenti, oltre a far fuggire migliaia di famiglie che poi sono cresciute altrove, ha generato un vero e proprio problema di identità. C’è chi ad esempio è nato in Kosovo o in Macedonia, e chi ormai ha anche passaporti europei, con la conseguente possibilità di giocare in nazionali più blasonate. Insomma, le storie sono tante e sopratutto difficili, ma De Biasi cerca uomini con un profondo senso di appartenenza albanese, prima ancora di essere grandi calciatori. Il progetto funziona, perché effettivamente nella conquista di questa storica qualificazione agli Europei, la forza dell’ Albania è stata il gioco di squadra, l’ unione. La coesione di ragazzi che, fin da piccoli, le vittorie nella vita sono abituati a conquistarsele.
Ce lo insegna la storia di Hysaj, figlio di un immigrato che sognava una vita migliore per suo figlio e sua moglie. Gzim Hysaj infatti, scappò dalla dittatura albanese su un barcone diretto in Italia. Per mandare soldi alla famiglia, lavorava quasi sempre come muratore ed è proprio questo mestiere che l’ ha portato a fare i lavori a casa di Marco Piccioli, procuratore. Siccome anche la fortuna va sempre conquistata, Papà Hysaj chiese subito un provino per il figlio, che all’ epoca aveva 10 anni e stava ancora in Albania. Piccioli però era disposto a concedere un provino al ragazzo una volta compiuti i quattordici anni. E quattro anni dopo, puntuale, Gzim Hysaj contatta nuovamente l’agente Fifa per ottenere un provino per il figlio. Elseid Hysaj al provino sorprese tutti,ma a credere in lui fu l’ Empoli, la società che nel corso degli ultimi anni lo ha portato con Sarri in Serie A, trasformandolo nel giocatore albanese più pagato della storia e, soprattutto, in uno degli eroi che ha scritto la storia dell’ Albania, conquistando la qualificazione ad Euro 2016.