Giubileo 2015: tutto quello c’è da sapere
Partendo dal significato storico del termine, il Giubileo è l’anno in cui avviene la riconciliazione e la preghiera secondo indicazioni della Madre Chiesa. Esso ha origine nella tradizione ebraica quando ogni 50 anni ci si prendeva un anno di riposo dai raccolti (si credeva che avrebbe reso più fertili i terreni) e le terre confiscate venivano poi restituite. Per annunciarne l’inizio e la fine si suonava un corno di ariete, chiamato in ebraico Yobel o Jubel, da cui poi prese il nome l’odierno Giubileo, di cui si hanno illustri testimonianze sin dai tempi di Dante. Si racconta infatti che Bonifacio VIII nel 1300, istituì il primo Giubileo con la bolla papale: “Antiquorum habet fida relatio” ispirandosi appunto all’antica tradizione ebraica sopracitata. Con questa bolla si concedeva il perdono dei peccati per coloro i quali avrebbero fatto visita (trenta volte se erano romani e quindici se erano stranieri) alle Basiliche di San Pietro e San Paolo fuori le mura, per tutta la durata dell’anno.
Dante racconta che a causa del notevolissimo afflusso di fedeli, si dovette prendere una misura straordinaria per regolare il senso di marcia dei pedoni che si dirigevano a San Pietro da Ponte Sant’Angelo (forse uno dei primi segnali stradali nella storia del Comune di Roma).
Andando avanti col tempo, di Pontefice in Pontefice, si è deciso di istituire un Giubileo ogni 25 anni ad eccezione del cosiddetto “straordinario” cioè quello indetto prima di una determinata scadenza in riferimento a eventi importanti, come il 50^ anniversario della fine del Concilio Vaticano II che ha permesso a Papa Francesco di proclamare un nuovo anno santo dall‘8 dicembre 2015 al 20 novembre 2016.
Passando ora ai riti più importanti e significativi di ogni Giubileo, in cima c’è sicuramente l’apertura della “Porta Santa“: si tratta di una porta che viene aperta solo in queste occasioni e che al suo termine viene sigillata e murata fino ad un nuovo Anno Santo e che sta a simboleggiare appunto il concetto di “percorso straordinario” verso la salvezza che viene concesso ai fedeli.
Hanno una Porta Santa le quattro Basiliche maggiori di Roma: San Pietro, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le mura . L’inizio ufficiale del Giubileo avviene però con la cerimonia di apertura della porta della Basilica di San Pietro, il rituale della celebrazione vuole che la porta sia smurata prima della cerimonia, lasciando al Papa l’onore di rompere con un martello una piccola fessura lasciata apposta per l’occasione; nel 2000 invece, Giovanni Paolo II ha rinnovato i riti di celebrazione facendo si che il muro venisse totalmente abbattuto in anticipo, lasciando al Papa il privilegio di aprire la porta dai battenti.
Le Porte Sante, ad eccezione della chiusura notturna, restano aperte per tutto l’anno santo, per poi venire murate di nuovo alla conclusione del Giubileo.
Come ogni Giubileo, anche questo ha un suo “tema” principale, che in questo particolare caso è la misericordia. Questo è un tema molto caro a Papa Francesco che già da vescovo aveva scelto “Miserando atque eligendo” come suo motto. Molti di voi ricorderanno senz’altro il primo Angelus dopo la sua elezione a Pontefice, era il 17 marzo 2013 quando egli pronunciava al mondo:
Sentire misericordia, questa parola cambia tutto. È il meglio che noi possiamo sentire: cambia il mondo. Un po’ di misericordia rende il mondo meno freddo e più giusto. Abbiamo bisogno di capire bene questa misericordia di Dio, questo Padre misericordioso che ha tanta pazienza.
Ponendo da una parte l’aspetto religioso del Giubileo, è interessante analizzare i risvolti sociali ed i vantaggi economici che si possono trarre da tale avvenimento. E’ importante ricordare ai lettori, che prima del Giubileo del 2000, nessun italiano aveva la minima idea di cosa significasse B&B o Bed&Breakfast, formula che è stata appunto introdotta nel nostro Paese in occasione di questo avvenimento. Il Giubileo conta di circa 200 milioni di euro di investimenti, 150 sbloccati nel periodo pasquale ed altri 50 stanziati dal Governo il 14 settembre. Come ogni grande evento, il Comune ospitante necessita quindi di enormi lavori di manutenzione ed allestimento di strutture, quali servizi pubblici e incentivi dei trasporti per minimizzare i disagi di cittadini e turisti.
I lavori sono cominciati il 7 settembre 2015 partendo proprio dalla Stazione Termini, con tre strade via Giolitti, via Marsala e via De Nicola, dalle quali verranno rimossi (con non poche polemiche) i sanpietrini. Stessa cosa per via Nazionale e per Piazza Venezia ( nella quale i sanpietrini verranno restaurati e non rimossi). Pianificate anche le riqualificazioni di diverse strade e piazze come Piazza della Repubblica, via IV Novembre e viale di Porta Ardeantina dove saranno più mirati i lavori sulla pavimentazione stradale e marciapiedi oltre che le manutenzioni straordinarie per le stazioni Roma San Pietro e Roma Ostiense nonché l’istituzione di nuove segnaletiche per le zone di ingresso a Roma
Come è accaduto per l’Expo di Milano, i lavori sono partiti in netto ritardo e si concluderanno alla fine del mese di dicembre (a Giubileo iniziato) anche se il Comune di Roma ha sottolineato che i lavori principali saranno ultimati prima della cerimonia di apertura della Porta Santa prevista per l’8 dicembre. Questi lavori costeranno all’incirca 2 milioni e mezzo di euro e si concentreranno sulle aree verdi e la manutenzione dei percorsi principali da e per le basiliche principali.
Il Comune e le associazioni hanno pubblicato diversi annunci per la ricerca di volontari da assoldare durante le giornate più intese dell’Anno Santo. I volontari dovranno preoccuparsi di assistere i pellegrini e turisti, di accoglierli nei punti di ritrovo o di accompagnarli alle Basiliche. Per iscriversi e saperne di più basta inviare una mail a volunteers@im.va dove sarete ricontattati in caso di necessità. Affinché tutto sia pronto e senza intoppi, appalti e lavori sono stati affidati e supervisionati da Siproneg che ha già espresso la volontà di istituire controlli a sorpresa in tutti i cantieri e durante tutti i lavori; infatti dopo lo scandalo di Mafia Capitale e le tangenti sui lavori Expo, si è deciso di incentivare le misure di sicurezza sia per evitare concussioni e scandali che per i continui allarmi terroristici che preoccupano ormai da un anno la Capitale.