La tv post 11 settembre: storia di un cambiamento
“Il mondo come lo conosciamo non sarà più lo stesso”: questo il pensiero che ha percorso la mente di chi ha seguito, direttamente o indirettamente attraverso le immagini televisive, il percorso finale di quegli aerei l’11 settembre 2001.
Chi era davanti al piccolo schermo il giorno dell’attentato alle Torri Gemelle ricorda la raffica di notizie e di video che, ora dopo ora, i media di tutto il mondo trasmettevano in diretta da New York. Corpi che precipitavano, volti increduli di chi non era lì dentro, il disperato affanno dei soccorritori. Quell’evento ha segnato la storia del terzo millennio e il mondo Occidentale come lo concepivamo. La tv post 11 settembre non rimase indifferente e decise di raccontare la tragedia, a volte con dignità e rispetto (è il caso di Law&Order, la longeva serie americana che aprì la sua dodicesima stagione con uno speciale tributo alle vittime dell’attentato), altre volte con la paura e il bisogno di preservare l’orgoglio nazionale.
Chi è cresciuto a pane e serie televisive americane, non può non ricordare il cambio di sigla di Sex and The City, dove venne sostituito lo skyline comprendente il World Trade Center con altre vedute di New York, o la più recente notizia del taglio di parte della puntata di Friends “The One Where Rachel Tells”. E come non pensare all’episodio de I Simpson intitolato “The City Of New York vs Homer Simpson”: andata in onda originariamente nel 1997, la puntata venne inizialmente rimossa dopo l’11 settembre e successivamente reintrodotta e censurata in alcune parti.
Ma, nonostante la ferma volontà di non dimenticare mai l’attacco alle Torri Gemelle, c’è chi, nel 2006, ha saputo reinterpretare quella pagina di storia in una chiave di lettura moderna e originale: stiamo parlando di American Dad, la serie animata realizzata da Seth MacFarlane nata per rappresentare, con toni dissacranti, la famiglia americana post 11 settembre.
Cambio di rotta per la televisione americana dunque, ma anche per le emittenti italiane e internazionali che, inevitabilmente, hanno più volte fatto rivivere al loro pubblico quel fatidico evento attraverso film e documentari.
Quest’anno il palinsesto televisivo della tv generalista italiana è decisamente povero di contenuti legati all’attentato al World Wide Center. La beffa più eclatante è quella di Rai 2: tra tutti i film, telefilm e cortometraggi dedicati alla tragedia, la rete ha optato per Attacco al potere, classico banale action movie anti-terrorista che però nulla ha a che fare con gli avvenimenti di quel giorno.
A risollevare le sorti della tv ci pensa Sky, con uno speciale dedicato all’11 settembre; grande spazio ai documentari di History Channel HD, I 102 minuti che sconvolsero il mondo (in onda alle ore 19.00), Anniversario 11 settembre 2001 (alle ore 21.00), e C’era una volta New York (alle ore 22.00), mentre su Sky Arte HD andrà in onda alle ore 20:40 9/11 Mc Curry, una produzione originale dedicata alla ricerca del punto di “contatto” tra il noto fotografo Steve Mc Curry e lo scatto ispirato alla vicenda dell’11 settembre 2001.
Chiuderà in bellezza la serata dedicata alla tv post 11 settembre Sky Cinema Passion HD, che sul canale 308 trasmetterà alle ore 21.00 Un anno dopo, una pellicola inedita e audace sulla New York dopo l’attentato.
Twitter: @VerBisconti