Siamo tutti a conoscenza di cosa accadde l’11 settembre di 14 anni fa. Per descrivere l’attentato alle Twin Towers sono stati scritti molti articoli, sono state improvvisate analisi psicologiche sugli attentatori e l’opinione pubblica si è espressa, insomma, tutti hanno potuto dire la loro, miriadi di parole sono state dette e alcune volte sprecate. Per questa ragione nel quattordicesimo anniversario della tragedia che ha sconvolto l’America, vi vogliamo proporre alcuni tra i migliori libri e film sull’argomento. Il primo, è un romanzo, Sabato, un libro del 2005 dello scrittore inglese Ian McEwan. La storia analizza una giornata di riposo del neurochirurgo londinese Henry Perowne, mentre sullo sfondo, i cortei pacifisti contro guerra in Iraq e le angosce che hanno suscitato gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001. Invece, un film che vale la pena guardare, perché uno dei più interessanti documentari sull’argomento, vincitore della Palma d’oro a Cannes nel 2004, è Fahrenheit 9/11 diretto da Michael Moore. Il film si basa sui legami tra la famiglia George W. Bush e quella di Bin Laden, portando lo spettatore a conoscenza di presunte tesi complottistiche sulla reale matrice dell’attentato e sulla strumentalizzazione politica dell’accaduto.

Un altro film che vale la pena menzionare è quello ispirato all’omonimo libro di Jonathan Safran Foer, Molto forte incredibilmente vicino, pubblicato nel 2005 è stato uno dei primi romanzi ad affrontare la drammatica vicenda degli attacchi terroristici. È l’11 settembre 2015 e a New York un ragazzino riceve dal padre un messaggio rassicurante sul cellulare: “C’è qualche problema qui nelle Torri Gemelle, ma è tutto sotto controllo”. Sarà veramente così? Il volo United 93 è il quarto degli aerei di linea dirottati durante gli attentati, da qui prende ispirazione l’omonimo film diretto da Paul Greengrass, nominato agli Oscar. È l’unico aereo dei quattro a non aver raggiunto il suo obiettivo, schiantandosi in un campo vuoto poco fuori da Shanksville, piccolo centro abitato a 240 km a nord di distanza da Washington. In questo film Greengrass adotta le modalità del documentario, rendendo la pellicola al quanto verosimile alla realtà. L’ultimo libro che vogliamo proporvi é L’uomo che cade di Don DeLillo che apre il romanzo con queste parole: “Correvano e cadevano, alcuni, confusi e sgraziati, fra i detriti che scendevano tutt’intorno, e qualcuno cercava rifugio sotto le automobili. Nell’aria c’era ancora il boato, il tuono ritorto del crollo. Il mondo era questo, adesso. Fumo e cenere rotolavano per le strade e svoltavano angoli, esplodevano dagli angoli, sismiche ondate di fumo cariche di fogli di carta per ufficio in formati standard dai bordi taglienti, che planavano, guizzavano in avanti, oggetti soprannaturali nel sudario del mattino”. Le descrizioni così dettagliate di DeLillo ci immergono in una situazione terribile e angosciante che ci mette in connessione diretta con il protagonista della storia, un sopravvissuto. Ed è con questa empatia che dovremmo vivere la giornata di oggi.

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