Special Olympics: questo è il vero sport
Tante emozioni e la vera essenza dello sport in questa prima parte dei Giochi Olimpici Speciali gli Special Olympics. L’Italia partecipa con moltissimi atleti e la voglia di far vivere un vero e proprio sogno a questi piccoli-grandi campioni, che fin prima di iniziare hanno già vinto la loro medaglia più importante.
“Il mondo è un posto pericoloso, non a causa di quelli che fanno del male, ma a causa di coloro che guardano senza fare niente”. Così diceva qualche tempo fa, il più grande fisico tedesco Albert Einstein. Il nostro mondo può essere migliorato solo facendo qualcosa di concreto che aiuti in carne ed ossa l’intera popolazione. È proprio questa la sfida portata avanti dall’organizzazione Special Olimpics con l’apertura di pochi giorni fa a Los Angeles, dei mondiali per persone con disabilità intellettiva. Questo viene etichettato come il più grande evento del 2015. I numeri sono veramente da capogiro, infatti, saranno coinvolti più di settemila atleti che provengono da 177 paesi diversi. Tra i paesi che parteciperanno al grande evento, c’è anche la nostra Italia con più di cento atleti di diverse discipline.
Grande soddisfazione per gli azzurri che già in queste prime gare di questi Special Olympics stanno riscuotendo moltissimo successo. Una delle prime gioie arriva dai 10 mila metri, dove Paolo Rinaldi conquista un oro a dir poco straordinario. Gli atleti avversari sono molti, ma il campione si spinge fino all’ultimo e sale sul grandino più alto del podio. Non trionfa solo l’atletica ma anche il nuoto. Vittoria per Giuseppe Michelotti che ha conquistato un ottimo argento nei 50 metri rana. Invece, Bronzo importante per la sarda Claudia Boi nei 100 metri dorso. Il tecnico regionale di Special Olympics racconta che la nuotatrice “quando ha iniziato, circa cinque anni fa, sapeva appena tenersi a galla”. Quindi lo sport per questi giovani rappresenta una vera salvezza.
Sembra distante anni luce questa manifestazione con il Calcioscommesse, i miliardi, doping e tutti gli altri episodi negativi che stanno rovinando le diverse competizioni. Anche dal giuramento iniziale, che devono fare tutti coloro che gareggiano, si intuisce il vero spirito di questa manifestazione “Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze”. Questo è il modo giusto per far rinascere tutto quello che un tempo aveva il nome di sport.