Calciomercato , Inter e Milan spendono. E poi?
Dopo l’exploit iniziale della Juventus, Inter e Milan sono diventate le principali protagoniste della fase iniziale del calciomercato . È iniziato tutto con il testa a testa tra le due milanesi per accaparrarsi Kondogbia, centrocampista francese giunto alle corte di Mancini per una cifra complessiva di circa 38 milioni.
In casa Milan la sconfitta è stata seguita dal flop legato a Jackson Martinez, annunciato e mai arrivato a Milanello, mentre dall’altra parte del naviglio l’Inter continuava a comprare a destra e a manca: Murillo, Miranda, Montoya e diversi affari a portata di mano per il fronte offensivo. Poi è arrivata la risposta del Milan: in pochi giorni Galliani ha portato in rossonero Bacca, Luiz Adriano e Bertolacci, sistemando attacco e centrocampo con poche pedine, seppur pagate a peso d’oro. Ma andiamo ad analizzare nel dettaglio le strategie delle due milanesi e soprattutto, possono veramente spendere tutti questi soldi?
In casa Inter le intenzioni di Mancini erano state annunciate già da tempo: servono almeno 7 acquisti. E sappiamo bene che se il Mancio parla di acquisti, intende disporre di grandi giocatori. È così che l’Inter ha pensato costruire subito l’ossatura della nuova squadra, con l’acquisto di Kondogbia (38 milioni bonus compresi) dei due difensori centrali Miranda (15 milioni) e Murillo. A completare il pacchetto difensivo sono arrivati a Milano anche Montoya a destra e, in teoria, Zukanovic a sinistra. Per il bosniaco non c’è ancora l’ufficialità, nonostante sia pronto da tempo un pre-accordo tra le parti. Alcune discrepanze e l’inserimento della Sampdoria nelle trattative ha rallentato l’esito dell’operazione,ma ormai l’Inter sembrerebbe averla spuntata, cedendo in cambio Schelotto al Chievo Verona. Per Montoya invece è filato tutto liscio: prestito biennale al costo di 1 milione fisso più un altro di bonus, più diritto di riscatto a 6 milioni, che diventerà obbligo dopo il raggiungimento di determinate presenze del terzino spagnolo. Manca ancora il reparto offensivo, dove Mancini pretende grandi nomi da affiancare a Icardi. In questo senso, l’Inter sembra avere diversi affari in pugno, da Jovetic a Perisic, buttando sempre un occhio su Salah e, indiscrezione delle ultime ore ma forse troppo azzardata, un barlume di speranza per rubare al Milan il sogno di Ibrahimovic, a mio avviso fuori portata per le tasche delle squadre italiane.
Ricordiamoci infatti, che l’Inter ha già subito una sanzione dalla Uefa a causa del fair play finanziario e Thohir non può permettersi di ricevere ulteriori penalizzazioni. Non a caso la società sta cercando di agire il più possibile con la formula del prestito con riscatto fissato nel 2016, cercando di scaricare le cifre più consistenti sul bilancio del prossimo anno, confidando nei soldi dell’eventuale qualificazione in Champions League. In parole povere: acquistare ora cercando di ottenere la Champions, pagare l’anno prossimo. In ogni caso, la squadra di Thohir deve fare attenzione a non accrescere i debiti societari già esistenti e sarà costretto a vendere almeno un paio di pezzi grossi: Shaqiri e Kovacic i più acclamati, ma attenzione anche a Guarin, Handanovic e, solo per cifre irrinunciabili, anche a Icardi. Perché l’unico vero motto di questo calciomercato è il seguente : nessuno è incedibile.
Diverso invece il discorso del Milan, che dispone della liquidità portata dalla partecipazione societaria di Mr Bee, seppeur con le dovute precauzioni. In realtà, le prime mosse di mercato sono sembrate addirittura frettolose, a causa probabilmente della concorrenza. Parliamo di Carlos Bacca,per il quale è stata pagata una cifra vicina ai 30 milioni; Luis Adriano , pagato 8 milioni in scadenza di contratto; e Bertolacci, prelevato dalla Roma per 20 milioni, dopo che i giallorossi lo avevano riscattato a 9 dal Genoa. È evidente che i 58 milioni spesi devono essere affiancati alle cessioni dei giocatori in esubero. In attacco, è difficile immaginare che rimangano tutti: Niang, El Shaarawy (contatti col Monaco), Honda, Cerci, Menez. In difesa è partito Rami, Alex è in procinto di ritornare in Brasile e, invece, Mexes ha trovato l’accordo per il rinnovo. Mihajlovic per la difesa pretende il suo pupillo Romagnoli, ma la Roma non intende chiedere meno di 20-25 milioni al grido dei 30 di valutazione, insomma la cifra minima per provare a non rimpiangere uno dei giocatori più promettenti del calcio italiano. Oltre alla difesa, Galliani pensa anche al centrocampo. Si fanno i nomi più disparati, ultimamente anche Witsel è stato accostato ai rossoneri, per non parlare del tormentone Ibrahimovic. La rosa va completata, specialmente se l’obiettivo è quello di ritornare in zona Champions League, ma anche in questo caso accumulare un tesoretto attraverso le cessioni diventa un passaggio essenziale. Dopo anni di buio, Inter e Milan vogliono tornare ai massimi livelli cercando di ricostruire la squadra, inconorandosi regine del mercato fin dai primi giorni di Luglio. Ora però aspettiamoci qualche cessione.