Berlusconi plaude Della Valle: ennesimo camuflage del Cavaliere
Del camuflage ne ha fatto uno stile di vita: il Caimano per Moretti, Papi per gli amici, Silvio Berlusconi all’anagrafe riesce ancora a stupire nelle sconfessioni e nei vuoti di memoria. L’ultima novità l’appoggio a Diego Della Valle dopo che quest’ultimo su La7 sconfessa il Governo Renzi bollandolo come a dir poco inadeguato. Intervento infuocato quello dell’imprenditore marchigiano, analisi spietata per una classe dirigente impreparata in un Paese al collasso, dove la fede inconcussa renziana appaga e risponde sempre meno alle esigenze dei cittadini.
A stupire è però la reazione di un altro animale politico d’altri tempi, Silvio Berlusconi che alla presentazione della nuova stagione del Milan fa sapere di aver gradito l’intervento del patron di Tod’s: «È un ottimo imprenditore. È senz’altro un numero uno, occorre avere più persone come lui che decidono di dedicarsi al bene del proprio Paese portando tutta la loro capacità ed esperienza». Che sia una provocazione o la ricerca di una nuova sponda politica per il leader, in tramonto, di Forza Italia, questo è da vedere, certo è che i rapporti Berlusconi-Della Valle ad perpetuam rei memoriam non è che siano sempre stati dei migliori. Frizioni incandescenti dal 2006, quando al Governo c’era proprio Berlusconi e di “attestati di stima” tra i due se ne ricordano molteplici, tra questi lo scontro all’assemblea di Confindustria (VIDEO SOTTO) dove l’ex Premier invitava al “lei” l’imprenditore marchigiano mentre questi lo tacciava di demagogia. Una lunga storia d’amore non corrisposto ma che sembra oggi solleticare l’appetito politico di una vecchia volpe come Berlusconi all’indomani della presentazione del nuovo movimento “Noi italiana” dell’imprenditore marchigiano. «Il 50% delle persone – ha detto il leader di Forza Italia – non va più a votare perché sono deluse, sfiduciate e rassegnate, perché vedono tutti questi politici che non corrispondono alle esigenze di una conduzione diversa del Paese. Io penso che il futuro possa che essere portato avanti con successo da gente che viene dalla vita vera e non da politici di mestiere che pensano al proprio personale interesse, [Renzi] è un professionista della politica, ha iniziato prima di me. La gente non vede in chi fa politica oggi la capacità di mettere in campo provvedimenti che risolvano i problemi e possano avviare il Paese verso lo sviluppo».
Fare e disfare, di lifting politici e non solo Berlusconi ne ha fatti parecchi. Nessuna risposta da Della Valle, fatto sta che l’ex Premier sembra leggermente brancolare nel buio. Da Salvini ad Alfano sino alla Meloni il centrodestra si sfalda e crea consenso solo attorno all’emergenza immigrati; è difficile immaginare che Della Valle si presti al ruolo di riunificatore ancore meno se v’è poco o nulla da riunificare. Audaces fortuna iuvat dice il proverbio, tuttavia a volte il gesto più audace è ammettere di aver finito il proprio tempo, un coraggio che Berlusconi non rischia proprio di avere.