Per la serata conclusiva della Festa della Solidarietà, Piazza San Giovanni ha ospitato un concerto gratuito. A calcare e ad animare il palco si sono alternati tre gruppi musicali molto diversi tra loro: la band The Hammer of the Gods, i Daymler e i CRP. Ad aprire il live sono stati i The Hammer of the Gods, il loro nome è un tributo ad un verso di “Immigrant Song” dei Led Zeppelin. Questa band ha allietato il pubblico cantando canzoni dei Queen e non solo, il frontman del gruppo è risaltato per la sua grande espressività e per la carica energica che ha dispensato tra il pubblico, sia quello sotto al palco, sia a quello indiretto che si trovava disseminato per la piazza, infatti anche se non si era degli attenti osservatori, si poteva leggere il coinvolgimento da parte della gente attraverso il movimento ciondolante del bacino che ballava a ritmo di musica.

A seguire, è stata la volta dei Daymler, un gruppo romano attivo dal 2011, composto da Andy alla chitarra, Mark al Basso, Steve alla batteria, Luke alla tastiera elettronica e Yuri alla voce. Da sempre ispirati alla musica britannica, i Daymler propongono il britalian, un genere che rappresenta un mix perfetto tra suoni d’oltre manica e liriche in italiano, che da vita a canzoni rock anni ‘90 in una chiave di lettura tutta nuova. Prima che iniziassero a cantare, Lineadiretta24 li ha intervistati: “Come mai avete deciso di partecipare alla Festa della Solidarietà?” “Abbiamo deciso di partecipare perché ci affascinano le sfide impossibili e riteniamo che parlare di solidarietà nel 2015 sia una cosa molto difficile. L’attuale momento economico e sociale, infatti, ci ha tolto ogni sicurezza, non abbiamo più stabilità e quindi siamo convinti di non poter aiutare gli altri, ma di essere noi i primi a dover ricevere aiuto… Questa mentalità a nostro avviso va cambiata perché per aiutare gli altri bastano spesso piccoli gesti coraggiosi e tutti siamo in grado e nelle condizioni di farli. Per questo siamo qui”. “Per quanto riguarda le vostre canzoni, cosa avete da dire a riguardo?” “Le nostre canzoni sono concepite e ispirate da musica pop e leggera, sotto tutti i punti di vista, non scriviamo testi impegnati, il nostro obiettivo è quello di usare la musica come strumento di evasione da una realtà che spesso è opprimente”. Durante la performance Yuri ha interpretato alcuni brani scritti da loro, come Cercami e Lascerò, che, anche se come hanno ribadito in precedenza, non sono testi impegnati, riescono ad avere melodie orecchiabili. Ad aggiungere la ciliegina sulla torta la personale reinterpretazione e ispirazione ai fratelli Gallagher da parte del cantante dei Daymler, che, facendosi influenzare dalle gestualità e dalle movenze del gruppo rock britannico riesce a comporre il suo personale Italianbrit.

Infine a salire sul palco è stato il turno dei CRP feat Elisa. Nati nel 2006, i CRP, acronimo di conrispettoparlando, sono una cover band disco rock anni ‘80 con puntate anche nei ’70 e ’90, suonano nei locali romani, a feste ed eventi privati. Gruppo formato da Emanuele Ceci “auger” tastiere e voce, Luca Mazzillo “system” batteria, Marcello Monti Buzzetti “iceman” alla chitarra, Marco Forza “Mr vano” al basso e Ilaria silvestrini “la contessa” voce. I ragazzi dopo aver intrattenuto il pubblico con le loro cover, hanno chiuso la rassegna musicale della prima edizione della Festa della Solidarietà, dando appuntamento a tutti a l’anno prossimo.