L’Eleganza del Cibo ai Mercati di Traiano, racconti di moda e gusto
Un po’ di Expo a Roma. Arriva nella capitale fino a domenica 1 novembre L’eleganza del cibo. Tales about food and fashion, un percorso espositivo romantico e ironico sulle contaminazioni tra gusto e moda. Mentre a Milano va in scena l’Esposizione Universale con i suoi prestigiosi corollari artistici – tra tutti, la mostra Arts & Food – Rituali dal 1851 che vanta una curatela firmata Germano Celant – le sale dei Mercati di Traiano diventano passerella d’eccezione per abiti d’alta moda ‘contaminati’ di sapori: accanto ai busti nudi d’età romana sfilano vestiti di maison prestigiose; sulle stoffe preziose di minicardigan si’posano’ delle uova al tegamino. Un connubio originale, presto spiegato attraverso il fil rouge dei quattro elementi Acqua, Aria, Terra, Fuoco, principi basilari della natura intesa come materia prima e fonte di ispirazione per artisti e stilisti. Un gioco di sensi, in cui estetica e piacere mescolano vista e sapore. Se la moda veste il corpo, lo abbellisce, lo esalta e lo protegge, il cibo lo attraversa, lo nutre e lo penetra. La moda ciba la mente, il cibo nutre il corpo.
160 le creazioni in mostra, dalla moda di ieri alle passerelle di oggi e di domani. Abiti, accessori, immagini, video mapping e visual-art, impreziositi da una gallery fotografica dell’artista coreana Yeonju Sung, ci scortano in un viaggio che prende le mosse dal 1950 ed arriva al bambù omaggiato da ‘Re’ Giorgio Armani nella sua ultima Collezione Privè Primavera Estate 2015. Da Salvatore Ferragamo a Antonio Marras, da Laura Biagiotti a Ken Scott, senza dimenticare il talento dei giovani designer emergenti. E potremmo proseguire noi stessi il concept della mostra – i curatori Stefano Dominella e Bonizza Giordani Aragno non ce ne vorranno – pensando alle covers per smartphone che hanno colorato l’ultimo autunno, la collezione Moschino ‘griffata’ Mc Donald. Cibo e fashion system sono, insomma, occasione per coniugare il Made in Italy e i simboli di un mondo globalizzato che ancora, benchè bistrattato, affascina e conquista. Una “strana coppia” che si carica di significati da intuire sala dopo sala: la moda, culla dell’edonismo e dell’ansia alimentare, esorcizza le suggestioni della tavola con un percorso artistico innovativo, originale e, soprattutto, spiritoso.