Immigrazione clandestina: Australia come modello per l’Ue

In Australia gli sbarchi di clandestini sono ormai solo un ricordo. Il merito va attribuito al generale Andrew James Molan, in quanto ideatore dell’operazione “Sovereign borders”, che ha ridotto in maniera evidente gli sbarchi illegali arrivando ad azzerarli. L’Australia è stata a lungo la meta prediletta di barconi provenienti da Pakistan, Afghanistan, Sri Lanka, Cina, Somalia, Sudan, Myanmar, Vietnam, Iraq e Iran.
Nel 2013, anno in cui è stata varata l’operazione, erano circa in 20mila a essere giunti nel Paese clandestinamente. Un anno dopo il numero è sceso a 157: un risultato eclatante.

Stop agli sbarchi. Sovereign borders è un’operazione militare a tutti gli affetti. Il piano attuato è semplice ed efficace allo stesso tempo: le acque territoriali vengono costantemente sorvegliate da navi della Marina militare, in modo da intercettare le navi che vi sono entrate illegalmente e rimandarle indietro. Si tratta della politica “stop the boats” che in 18 mesi ha praticamente annullato gli sbarchi di clandestini.
«Gli scafisti, invece, sono ancora i principali autori delle politiche migratorie europee», ha affermato Molen, sottolineando che ad oggi il governo conservatore di Tony Abbott non ha nessun tipo di collaborazione con questi.

Dove finiscono i clandestini. La prova della massima sicurezza dell’operazione è dimostrata dal fatto che, dalla sua attuazione, nessun migrante è più morto in mare. I clandestini sorpresi nel tentativo di approdare in Australia vengono o riportati nel loro Paese o trasportati in appositi campi attrezzati in Papua Nuova Guinea, o Nauru, o in Cambogia con cui l’Australia ha stipulato accordi bilaterali.
L’Onu non condivide le misure prese dall’Australia e, in particolare, gli accordi con Paesi nei quali non vengono rispettati i diritti umani. Secondo le organizzazioni per i diritti umani verrebbero deportati anche migranti che possiedono il titolo per ottenere l’asilo politico.

Consiglio all’Europa. «Se l’Europa vuole invertire questo status quo disastroso e mortifero ritengo che sarebbe bene studiare la lezione australiana»: è questo il consiglio di Molan all’Ue. Anche secondo Abbott, l’unico modo per fermare l’immigrazione e, conseguentemente, porre fine alla successione di morti in mare, è fermare i barconi clandestini.
In sostanza, il governo australiano è disponibile a una collaborazione con l’Europa relativamente alle misure da adottare per porre fine alle tragedie nel Mediterraneo. Con l’arrivo dell’estate, sono previsti circa un milione di migranti sui confini di un’Europa consapevole di non aver fatto abbastanza e, di conseguenza, di aver contribuito indirettamente alla strage che ha portato alla morte di 700 persone nel Canale di Sicilia, ma anche che non possono essere commessi altri errori.

Andrew James Molan
Andrew James Molan

@MariaLauraSerpi