Il Papa a Tor Bella Monaca “Qui gente buona ma povera come Gesù”
Un discorso imperniato sui concetti di vicinanza e lotta alla discriminazione, quello pronunciato da Papa Francesco in occasione della visita quaresimale nel quartiere romano di Tor Bella Monaca. Dopo la sosta effettuata nel Centro Caritas di Santa Giovanna Antida, per un incontro con le suore missionarie che assistono malati e portatori di handicap, il pontefice ha abbandonato Via dell’Archeologia per celebrare messa nella chiesa parrocchiale di Santa Maria del Redentore, dove la folla emozionata lo ha accolto in un clima di festa.
Risaliva a Giovanni Paolo II l’ultima visita di un pontefice nella parrocchia sud-est di Roma. Era il 1988, e, da allora, sono stati pochi i passi in avanti per il quartiere di estrema periferia che, nelle parole di Don Francesco Mazzitelli “è un luogo è abitato da persone che mancano del guadagno per vivere e per le quali il passo per iniziare a delinquere purtroppo è breve”. Centinaia i fedeli accorsi per assistere alla celebrazione, solamente quattrocento i fortunati che hanno avuto la possibilità di entrare in chiesa, per gli altri era a disposizione la diretta su due maxi-schermi sistemati nel cortile adiacente la chiesa.
“Dobbiamo stare vicino alla gente, non possiamo andare con il tu devi, tu devi, ma con quella vicinanza che è la carezza che Gesù ci ha insegnato. Vicinanza anche a chi so che ha fatto fuori due, tre persone? Sì, avvicinati, perchè anche quello ha un cuore e c’è tanta ingiustizia” Così il Papa ha spiegato nel corso dell’omelia come nella situazione di ingiustizia alberga il dramma di gente «buona ma messa a dura prova dalla disoccupazione e così costretta a fare cose brutte perché la società non offre un’altra via».
Accoglienza come “primo comandamento”, dunque, poichè la povertà rende i disperati strumento di atti delinquenziali. Al termine della liturgia, Francesco ha risposto ad alcune domande del Consiglio Pastorale, tornando a scagliarsi contro la discriminazione : “La gente di Tor Bella Monaca è buona. Ha solo un difetto, lo stesso che avevano Gesù, Maria e Giuseppe: essere poveri, con la differenza che Giuseppe e Gesù avevano un lavoro, la gente di qui no” La mancanza di un’occupazione e il bisogno di dare da mangiare ai figli sono la ragione che spinge molti alla tentazione di lasciarsi ammaliare dal diavolo “lui entra con l’alcol e la droga e ci spinge a fare cose cattive, ma sotto la polvere c’è un’anima buona“