Maze e Fenninger all’ultimo sangue
Sarà proprio una sfida all’ultimo sangue quella che vedrà opposte l’austriaca Anna Fenninger alla slovena Tina Maze per la conquista della Coppa del Mondo di sci alpino. Prima della pausa per i mondiali di Vail la Maze guidava la classifica generale con un margine tranquillizzante sull’immediata inseguitrice. Ma da allora abbiamo assistito ad una serie di gare che esattamente come l’anno scorso vedono l’austriaca non sbagliare un colpo dando inizio ad una rimonta che sta rendendo il finale di stagione al femminile incandescente: quando mancano solo due week end alla consegna della sfera di cristallo Tina Maze guida la classifica con 1285 punti tallonata dalla Fenninger che ne ha 1241. Terza in classifica è la rientrante Vonn che tra gare saltate e timore ad utilizzare appieno l’arto pluriinfortunato mette insieme la stratosferica cifra di 842 punti: l’anno prossimo vedremo di cosa’altro sarà capace.
Finita la rassegna iridata, il circo bianco si è trasferito, per il circuito di coppa, a Maribor in casa della Maze che come detto guidava tranquillamente la classifica e aveva a disposizione le due prove tecinche per allungare sulle avversarie. Invece, come spesso accade per quelli che sembrano i pronostici più scontati, la slovena, che è la solidità in persona è uscita dal tracciato in entrambe le gare ed ha assistito con sommo orrore alla vittoria della Fenninger nel gigante davanti al suo pubblico che è rimasto allegro e festante grazie sia alla sua sportività che all’ingestione di ingenti quantitativi di alcoolici. Persi cento punti secchi nei confronti della Fenninger, la Maze si è presentata il week end successivo a Bansko col coltello tra i denti. Ma invece di una rivincita arriva la tragedia. Il sabato in occasione della combinata di cui la Maze è certamente la più forte interprete in circolazione l’austriaca si è superata e grazie ad una manche di slalom da far invidia alle specialiste della disciplina si è lasciata alle spalle la concorrenza relegando la slovena la secondo posto. Come se non bastasse il giorno dopo in occasione del superG la scena si è ripetuta di nuovo: Tina scende a passa in testa, non fa in tempo ad esultare che la Fenninger scende e la batte di nuovo. Altri quaranta punti recuperati dall’austriaca e si arriva al fine settimana scorso a Garmisch con le prove veloci in calendario. Qui le due arrivano con un distaco di quaranta punti e tutto può succedere. La Maze che rischia di farsi riprendere dopo essere stata in prima posizione per tutto l’anno, la Fenninger che scia portandosi sulle spalle la zavorra di un popolo malato per lo sci alpino: quale delle due resiserà meglio alla pressione e approfittarà al meglio? La risposta è come sempre beffarda: finisce in parità! Eventualità che nello sci alpino è ben difficile a verificarsi. Nella discesa libera di sabato la vittoria è andata alla Weirather con la Fenninger seconda e la Maze terza. Nel super G di ieri la vitoria è andata alla Vonn con la Maze seconda e la Fenninger terza, quindi rimane tutto invariato.
Nel prossimo fine settimana ad Are sono in programma le prove tecniche e la Maze potrebbe, ed il condizionale è d’obbligo, allungare sulla temibile avversaria. Staremo a vedere.
Rimanendo alle discipline veloci, quando mancano solo le gare delle finali, la Vonn è in testa sia alla classifica di discesa che di super G, ma il suo margine sulla Fenninger che è seconda in entrambe è davvero risicato. In discesa la Vonn è a quota 402 con la Fenninger a 367. Quindi 35 punti di vantaggio sulla singola gara sono un buon patrimonio per la statunitense che ha grandi chance di vincere per la settima volta la coppa di disciplina, ma dovrà comunque piazzarsi nelle prime tre posizioni.
In super G la sitiazione invece non da margini il distacco è di soli 8 punti con la statunitense a quota 440 e l’austriaca a 432. Quì la coppa di disciplina andrà a quella che farà meglio la gara delle finali.
Appuntamento a venerdì mattina da Are per lo slalom gigante.