Questo Festival di Sanremo piace, eccome se piace! Sarà che la serata di ieri ha conquistato anche i più nostalgici con le cover di successi del passato cantante dai Big in gara, sarà che Carlo Conti ha fatto centro con gli ospiti, fatto sta che la terza serata del Festival ha fatto il boom di ascolti con 10 milioni 586 mila spettatori davanti al piccolo schermo. Ma vediamo i punti di forza di questo terzo appuntamento con il Festival e cosa invece non è andato.

La serata si apre con la sezione nuove proposte che vede trionfare Giovanni Caccamo con “Ritornerò da te” e Amara con la canzone “Credo”; piccolo scivolone di Conti che alza il braccio della vincitrice Amara pronunciando il nome di Rakele. “Mi dispiaceva così tanto che una delle due perdesse, così ho cercato di equilibrare le cose” il conduttore ha saputo riprendersi. Prima della puntata si era creata curiosità sulla possibile mancanza di Arisa a causa di un piccolo incidente, la cantante alla fine non ha abbandonato il suo posto da valletta entrando dalle quinte spiegando così il motivo del suo zoppicare :” Caro Carlo, per festeggiare la terza serata ieri ho pensato bene di fare snowboard su 20 scalini e mi sono spezzata tutta quanta”.

Tornati dopo quattro anni sul palco dell’Ariston, Luca e Paolo hanno strappato molte più risate di Siani con diverse battute sul Festival e sfruttando l’analogo luogo di nascita di Carlo Conti e Renzi :”Prendi uno di Firenze, lo metti in Tv a dire cazzate e ci credono tutti”. Comico il pezzo sui matrimoni gay, più umoristica la loro canzone “R.I.P parade” che ironizzava sullo spazio mediatico dato agli artisti scomparsi :” Quando un grande artista passa a miglior vita sei distrutto perché non te l’aspetti, ma in televisione cominciano gli omaggi: tg, Vita in diretta e poi Giletti. E pure qui a Sanremo si canta Il carrozzone, si riesuma la salma ogni due ore, commemora anche Fazio, officia Gramellini, però solo se il morto è un cantautore. E per il funerale è pronta la diretta, con il commento del telecronista e la moglie che fa l’intervista: c’è sempre una grande donna dietro un grande artista”. Spumeggiante l’intervento del presidente della Sampdoria Massimo “Viperetta” Ferrero, persino Carlo Conti ha fatto fatica a tenerlo a bada. Ferrero ha portato in dono al conduttore di Sanremo una maglietta della Sampdoria con scritto “Conti=Tv”, raccontando poi il perché del soprannome “Viperetta” riempiendo la scena con la sua vitalità. Il presidente della Sampdoria si è dimostrato un vero “animale da palcoscenico” e nemmeno la sua uscita di scena è passata inosservata, infatti sulla frase di Conti “Non è Crozza” Ferrero ha urlato :”So quello vero”.

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Più lento il ritmo del collegamento con Samantha Cristoforetti, astronauta italiana nello spazio da ben 89 giorni. E mentre Conti chiedeva alla Cristoforetti se sentisse o meno la mancanza della Terra, la stazione spaziale viaggiava ad una velocità di 7km/s. Così sul web sono iniziati a circolare i primi dubbi sulla diretta del collegamento, sembrerebbe che il video dell’intervista fosse già su Youtube quattro ore prima dell’inizio della terza puntata del Festival. In una serata in cui le cover di vecchi pezzi dei grandi artisti italiani erano a farla da padrone gli Spandau Ballet erano perfetti. Sono passati ben 30 anni dalla loro ultima esibizione sul palco dell’Ariston e la band ci ha fatto ripercorrere la loro storia con un medley dei loro più grandi successi.

Veniamo ai Big in gara, Raf ha cantato “Rose rosse” azzardando un look che forse era persino troppo in tema alla canzone: giacca e pantaloni con stampate delle grandi rose rosse. Moreno si è cimentato nella rivisitazione di “Una carezza in un pugno”, aggiungendo un tocco personale con delle strofe rap. Irene Grandi ha cantato “Se perdo te” di Patty Bravo mentre Anna Tatangelo ci ha fatto fare un passo negli anni sessanta con “Dio come ti amo”. Effetto scenico per Chiara che per interpretare “Il volto della vita” si è cosparsa il palmo di una mano di glitter, ma il vincitore è Nek con “Se telefonando”. Il cantante ha abbandonato l’anima rok per la sua interpretazione della storica canzone di Mina aggiudicandosi la vittoria.