Marino: c’è posta per te
Senza altre parole di commento, riportiamo una lettera aperta al Sindaco di Roma Ignazio Marino
“Egregio Signor Sindaco, sono una Sua elettrice che, ogni giorno uscendo di casa, osserva con sconcerto il degrado in cui versa la splendida città che abitiamo.
Apprezzo molto la Sua onestà (che mi auguro non sarà mai contestata) e il suo impegno per i valori civili.
Tuttavia un Sindaco è anche, e soprattutto, un amministratore e in questo Suo ruolo temo che non stia raggiungendo i risultati necessari per rendere vivibile Roma.
Dia un’occhiata alle foto che Le allego e che mostrano lo stato in cui versano le strade del quartiere balduina (come di tante altre zone di Roma): sono foto monotone che raffigurano buche, marciapiedi dissestati, aiuole fatiscenti, immondizia non raccolta per giorni.
Non risponda, La prego, che le casse del comune sono vuote: io – come tanti altri cittadini- le tasse le pago fino all’ultimo euro e ho diritto di vivere in una città che sia all’altezza di altre città italiane, delle altre capitali europee (e sa meglio di me che anche oltre Europa, anche nei paesi più poveri di altri continenti è difficile vedere tanto scempio).
La civiltà di un paese si giudica anche dalla gestione della cosa comune e certamente qui diamo prova di altissima inciviltà.
Il malaffare della passata amministrazione, la “mafia capitale” mi disgusta ma l’impotenza e l’immobilismo dell’attuale mi irrita profondamente: qui abbiamo genitori con passeggino, anziani, disabili che sono costretti a camminare sul ciglio della strada perchè i marciapiedi sono pericolosi e inagibili! E non è raro vedere topi che si aggirano tra l’immondizia.
Aggiungo, che su via Massimi sono stati finalmente potati gli alberi, ma avrei voluto avere con me una macchina fotografica per documentare il giovane di colore che segava i rami ad un’altezza di almeno cinque metri senza nessuna protezione: quale controllo esercita il comune sulle ditte cui viene dato l’appalto per la manutenzione del verde? Avrei dovuto chiamare i vigili urbani ma l’ho considerata una perdita di tempo e, sento però, che se dovesse accadere un incidente sul lavoro sarebbe certamente colpa Sua ma anche mia.
Sono certa che, nella migliore delle ipotesi, questa mail riceverà la risposta di circostanza della Sua segreteria e che nulla migliorerà sarà solo l’ennesima delusione di una cittadina che, nonostante tutto, vuole credere nelle istituzioni.
Le auguro comunque buon lavoro e Le porgo distinti saluti
Lettera firmata
Twitter: @GianluGaeta