Ieri sotto la luce dei riflettori si sono disputati ad Are in Svezia un gigante maschile vinto da Marcel Hirscher ed uno femminile vinto dalla Maze. Per quanto riguarda gli uomini la disciplina in questione sarà il terreno di scontro tra Hirscher e Jansrud per la conquista della sfera di cristallo, questo è ormai chiaro: il norvegese se vuole interrompere la serie di successi dell’austriaco dovrà strappare punti preziosi in questa disciplina oltre che continuare a macinare punti nelle prove veloci. Non meno delicata è la questione al femminile: qui le pretendenti alla Coppa del Mondo Come Maze, Fenninger, Gut, Weirather e Shiffrin sono tutte gigantiste provette ed in questa specialità assisteremo a delle sfide cruciali. Ovviamente una Vonn a pieno regime potrebbe ridisegnare (anche se fino ad un certo punto) la mappa del tour.

La Maze la spunta su tutte, lasciandosi alle spalle la ventiduenne svedese Sara Hector che, sulle nevi di casa, ottiene il miglior piazzamento in carriera con un ottimo secondo tempo, e la terribile Eva Brem, sul gradino più basso del podio, che ha comunque impressionato con una prima manche davvero stratosferica. Seguono le azzurre Brignone e Fanchini, veloci e solide; queste due sono una garanzia e ci confermano che le uniche gare in cui possiamo realisticamente combinare qualcosa di buono, al femminile, sono quelle tra i pali larghi, il resto è noia, come la prestazione delle altre italiane, tutte fuori dal tracciato tranne la Pichler che però non si qualifica per la seconda manche. Ma venendo alle atlete importanti per la classifica generale la Fenninger finisce alle spalle delle nostre, in sesta posizione, dimostrando che più o meno lei rimane costante nei risultati al contrario di quello che fanno le dirette concorrenti. La Shiffrin, che forse era stata esaltata prematuramente come nuovo fenomeno del gigante, va comunque bene e si piazza decima, la Weirather invece è più indietro ed è 16/a, peggio fa la Gut con la 21/a piazza. Che dire della Maze? La stagione è appena iniziata e lei ha già vinto in tre discipline e nella quarta (il super G) è comunque salita sul podio. Se quella che abbiamo di fronte è la stessa atleta di due anni fa che davvero può vincere in ogni gara, ebbene per le giovani rampanti rimane poco spazio e l’unica che potrebbe almeno in linea teorica porre rimedio allo strapotere della slovena potrebbe essere solo una rediviva Lindsey Vonn. Stamattina si disputerà lo slalom spaciale e vedremo se Tina continuerà la sua marcia forzata, se la Shiffrin si riprenderà dal suo momentaneo torpore e altre cose ancora; le azzurre ci saranno con spirito de coubertiniano, tanto per esserci, come succede ormai da innumerevoli anni.

Nella gara maschile Marcel Hirscher torna a vincere ma soprattutto ad impressionare con una performance straordinaria sia nella prima che nella seconda manche. Il duello con Ligety ci lascia di stucco: una gara la vince l’austriaco surclassando lo statunitense e nella successiva si verifica il contrario. Certo, arrivati a questo punto, la sensazione è che un Hirscher sempre più solido possa strappare la leadership della disciplina ad un Ligety che semplicemente dalla sua non ha il dato anagrafico. Ted ha appena trent’anni, certo non è vecchio, può fare ancora tantissimo e ne siamo certi ma potrebbero essere maturi i tempi per un cambiamento definitivo nelle gerarchie della specialità. Per non saper nè leggere nè scivere comunque l’americano si piazza al secondo posto e venderà cara la pelle. Belle notizie per la Germania che sale sul gradino più basso del podio con il ventiduenne Stefan Luitz e piazza Dopfer in quarta posizione. Anche la Francia non se la vede male con Fanara e Pinturault in quinta e sesta posizione. Il migliore degli azzurri è stato uno strepitoso Borsotti, finito dodicesimo, che nella seconda manche ha fatto registrare il secondo miglior tempo alle spalle solo del fenomeno austriaco. Il giovane azzurro sta tornando a far vedere buone cose, dopo la passata stagione dedicata al rientro dall’infortunio. Gli altri azzurri che vanno a punti sono Eisath con 15/o tempo e Simoncelli col 19/o. In classifica generale ovviamente Hirscher batte un bel colpo soprattutto in considerazione del fatto che Jansrud è uscito dal tracciato nella prima manche ed ha totalizzato 0 punti. Il norvegese rimane al comando con 412 punti seguito dall’austriaco a 340, terzo è Ligety a 246. Domani mattina è in programma lo slalom speciale con Hirscher che potrebbe riposizionarsi in testa, aspettando peraltro una prova d’ogoglio degli azzurri.

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