Nel calcio i tempi supplementari sono un ulteriore periodo di gioco, aggiunto al tempo regolamentare di una partita il cui risultato sia in parità. Ma nei rapporti generazionali tra giovani e anziani cosa significa? Prova a raccontarcelo Marco Falaguasta con il suo spettacolo, chiamato, per l’appunto, Tempi supplementari, che andrà in scena al Teatro Testaccio fino al 31 Dicembre. Il regista si interroga sul rapporto che si instaura tra due generazioni così distanti, si domanda se gli interessi che hanno gli anziani siano in contraddizione con quelli, ad esempio dei nipoti, o se invece possano conciliarsi in qualche modo, il tutto viene analizzato con una vena ironica che contraddistingue sempre gli spettacoli di Falaguasta. Elvio, interpretato da Stefano Antonucci è un nonno musicista di due ragazzi, Giulio (Luca Latino) e Stefano (Flavio Moscatelli), che dopo svariati anni si ritrova a condividere con loro una casa. L’elemento determinante e centrale in questo spettacolo è quello delle relazioni affettive e di come queste risultino un po’ complicate. La difficoltà oggettiva per le due diverse generazioni di entrare in contatto e condividere le esperienze ne sottolinea le differenze.

 Il testo di Falaguasta fa il suo dovere, diverte, è una commedia che fa sorridere, anche se nel fondo riserva riflessioni di saggezza. I due giovani attori sono molto bravi, da una parte Luca Latino ricopre perfettamente i panni di un Roman lover, dall’altra Flavio Moscatelli, interpreta un ragazzo introverso e molto sensibile. Due personalità completamente opposte che sul palco riescono a dar vita a gag divertenti basate sul loro approccio personale alla vita, distante anni luce. Stefano Antonucci in questo spettacolo emerge come un nonno particolarmente raffinato che a poco a poco scoprirà il piacere di imparare dai giovani e allo stesso tempo la gioia di poter trasmettere la sua esperienza di vita. I tempi supplementari che hanno a disposizione i tre protagonisti ci faranno scoprire come la distanza di età apparente, sia solo un abbaglio. Tempi supplementari grazie ad uno “scambio” fa il golden gol e vince la partita del festival delle generazioni.

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