Stretta di Obama contro il “profilo razziale”
Terza serata di proteste a New York contro il razzismo e la violenza della polizia: in migliaia sfilano per le strade del centro e chiedono giustizia per Eric Garner e per tutti gli afroamericani vittime degli agenti.
A Manhattan un gruppo di manifestanti ha occupato lo store della Apple sulla Fifth Avenue causando l’interruzione dell’attività.
L’obiettivo è raggiungere Brooklyn, per partecipare alla veglia per un altro giovane afroamericano disarmato ucciso da un agente la settimana scorsa.
Obama, nel frattempo, si prepara a una svolta che può essere la più importante nella lotta al razzismo degli ultimi decenni, almeno sul piano della sicurezza: basta persone fermate, controllate, perquisite o indagate solo per il colore della loro pelle. Il ministro della giustizia Eric Holder si appresta infatti a presentare le nuove regole che bandiscono per la prima volta sul piano nazionale il cosiddetto “racial profiling”, la controversa pratica secondo cui i fattori razziali diventano fondamentali nel determinare l’intervento da parte delle forze dell’ordine. Una pratica che da sempre per le associazioni per la difesa dei diritti civili è illegale.