Cose da sapere sulla disabilità a scuola
Il suono delle prime campanelle ha decretato la fine dell’estate e l’inizio di un nuovo anno scolastico per gli studenti italiani. Tra questi, molti saranno gli alunni con disabilità che dovranno accontentarsi dei pochi insegnanti di sostegno. Secondo quanto riportato dal Servizio statistico del MIUR gli alunni previsti tra i banchi delle scuole statali per l’a.s. 2014/2015 sono 7.991.632, per un totale di 368.341 classi; di questi saranno 210.909 gli alunni con disabilità, 77.879 solo nella scuola primaria.
E’ in Lombardia il numero maggiore di studenti disabili (33.089), a seguire Lazio (24.240), Campania (22.893), Sicilia (21.809). Dall’a.s.2013/2014 il numero degli alunni con disabilità è lievemente aumentato: da 209.814 a 210.909. Dando un semplice sguardo ai grafici del Servizio statistico, é possibie notare come gli insegnanti di sostegno che durante lo scorso anno scolastico avevano raggiunto un totale di 110.216, il maggiore di sempre, siano anch’essi in lieve calo. Il dato previsionale conta 110.000 insegnanti di sostegno per l’a.s. 2014/2015, un numero leggermente più basso rispetto allo scorso anno che non garantisce il rapporto 1 docente: 2 alunni previsto dalla normativa vigente. Inoltre, c’è la maledizione del precariato che contrassegna molti insegnanti di sostegno, molto spesso costretti a cambiare istituto scolastico ogni anno, impedendo così una continuità importante della relazione e della didattica con l’alunno disabile che si ritrova a pagare le conseguenze di uno Stato e di una Scuola superficiali, che pensano sepsso ai numeri in un’ottica quantitativa ma poche volte in termini di qualità dell’istruzione e della vita. In attesa che suoni la campanella in tutte le Regioni italiane, l’ultima sarà la Puglia il 17 settembre p.v., auguriamo un buon anno scolastico a tutti gli studenti e in particolare agli alunni con disabilità attraverso le “11 cose da non dimenticare” dell’Associazione “Tutti a scuola” ONLUS:
1. Gli alunni con disabilità sono ogni anno superiori di migliaia di unità alle previsioni che il Miur registra diligentemente al momento delle iscrizioni (a.s. 2013-14: 231.500 contro i previsti 223.000)
2. Gli alunni con disabilità sono in percentuale maggiore presenti in Trentino Alto Adige (6,4%), le regioni del tanto vituperato Meridione “patria dei falsi invalidi” hanno il minor numero di certificazioni di disabilità (2%) mentre la media più alta spetta al centro nord (2,3%)
3. Gli insegnanti di sostegno, più presenti nelle regioni meridionali, sono sempre meno della metà degli alunni con disabilità con differenze sfumate tra le regioni
4. Un alunno con disabilità spesso trascorre in classe un tempo molto inferiore all’orario scolastico dei suoi compagni (mediamente 14 ore su 30)
5. Un alunno con disabilità su due vede ogni anno cambiare, alla faccia del valore pedagogico della continuità didattica ed affettiva, l’insegnante di sostegno
6. Un alunno con disabilità in molte scuole, soprattutto nelle grandi città, se deve fare la pipì o mangiare una merendina rischia di non poterlo fare perché privo di assistentato materiale (!)
7. L’abbandono dall’obbligo scolastico vede, affianco ai motivi noti, la disabilità come elemento essenziale
8. Nelle scuole pubbliche sono accolti oltre il 91% degli alunni con disabilità
9. Gli alunni con disabilità sono per circa l’80% di tipo intellettivo
10. Negli ultimi tre anni oltre 15000 famiglie italiane hanno, pagando migliaia di euro per ogni ricorso, ottenuto solo grazie alle sentenze del Tar che per i loro figli con disabilità il diritto costituzionale allo studio fosse garantito
11. Gli insegnanti di sostegno nella metà dei casi sono diventati tali perché, in soprannumero nelle discipline di elezione, hanno frequentato mini corsi di formazione di poche ore o addirittura nulla (affidare i bambini più fragili ad insegnanti così formati è un po’ come decidere di farsi operare al cuore da un medico della mutua).
@DeCanistra