Muore per una semplice mononucleosi allo Spallanzani

Una banale mononucleosi si è trasformata in una tragedia che ha portato alla morte di Jacopo L., 26enne neolaureato. E’ quanto è successo venerdì scorso all’ospedale Spallanzani di Roma, e ora si indaga per omicidio colposo.

Il ragazzo era arrivato all’ospedale subito dopo Ferragosto nel reparto di Infettivologia dello Spallanzani. Durante una vacanza a Rimini con gli amici il giovane aveva riscontrato un forte mal di gola e i linfonodi del collo gli si erano ingrossati. Appena rientrato a Roma dalle vacanze si era fatto controllare da uno specialista al Policlinico Gemelli perché la situazione era molto peggiorata. Dopo varie analisi e approfondimenti gli era stata diagnosticata una mononucleosi e così era stato mandato in una struttura specializzata in questo tipo di patologie, per l’appunto lo Spallanzani.

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Nonostante le cure però il ragazzo aveva continuato a soffrire di grandi crisi respiratorie, le ghiandole del collo si erano talmente gonfiate che gli toglievano il respiro mandandolo in apnea e facendogli fare fatica a parlare. Poi è arrivata una terribile crisi respiratoria che gli è stata fatale. Così il cuore del giovane laureato romano (si era laureato lo scorso marzo all’Università di Roma Tre in Scienze della Comunicazione) ha smesso di battere. Ora i familiari e gli amici aspettano la verità poiché le reali cause della sua morte sono avvolte dal mistero tanto che è stato aperto dalla procura un fascicolo con l’ipotesi di reato per omicidio colposo. Nessun sanitario è iscritto nel registro degli indagati e il magistrato ha conferito l’incarico per l’autopsia, subito dopo aver messo sotto sequestro la cartella clinica. Gli inquirenti dovranno quindi stabilire cosa sia avvenuto in quel reparto e l’inchiesta della magistratura dovrà capire il perché di una morte tanto assurda.

 

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