Chissà perchè capitano tutte a Murray…

Iniziato lunedì lo US Open, ultima prova del grande Slam. Tutti i favoriti passano il primo turno, soffre solo Murray, vittima di crampi. Tra le donne, già fuori la Radwanska, sorprende la 15enne Bellis. Ottimo esordio degli italiani, Lorenzi sfata il suo tabù, prove altalenanti delle azzurre, grande delusione Giorgi.

Dopo la sequela di finali rinviate causa pioggia gli organizzatori hanno deciso di programmare direttamente l’ultimo atto al terzo lunedì, allungando a 15 i giorni di durata del torneo. Questo ha portato il primo turno a distribuirsi su tre giorni e solo qualche giocatore ha potuto disputare ieri il suo secondo incontro. {ads1} Andy Murray ha fatto tremare i propri tifosi. Opposto all’olandese Haase, ha vinto i primi due set, ma dall’1-0 del terzo in poi ha perduto nove games di fila. In preda ai crampi, si muoveva lentamente, si toccava i muscoli, metteva in campo servizi da tennis amatoriale. Giornata calda ed umida certo, ma è possibile che un atleta del suo livello vada in crisi dopo un’ora e mezza? Tra l’altro Murray ha abituato ad ingigantire i propri malanni in campo, per cui spesso i suoi atteggiamenti risultano poco credibili. Per sua fortuna, Haase gli ha dato una mano ed il campione 2012 ha potuto rimontare fino a chiudere 7-5.

Djokovic è parso rinfrancato, pur contro il modesto Schwartzman e vuole lasciarsi alle spalle l’agosto tanto negativo. Federer ha battuto Matosevic in un match di buon livello sotto gli occhi di Michael Jordan. Bene Raonic e Dimitrov, un set perso da Ferrer contro Dzumhur, mentre Berdych, reduce da una estate da incubo, ha superato il veterano Hewitt.

Wawinka già al terzo turno, ma stanotte contro Bellucci – i cui giorni migliori, tutti sulla terra, sembrano alle spalle – ha rischiato qualcosa essendosi trovato sotto di un break nel quarto. I dubbi sulla sua condizione restano e forse anche le speranze azzurre in chiave Davis.

Invitti gli italiani, successi di Fognini e Seppi contro avversari non semplici, applausi a Lorenzi che contro Nishioka ha vinto la sua prima partita in carriera negli Slam, al 14° tentativo (stesso traguardo ha colto il 34enne Estrella Burgos). La vera impresa è stata di Bolelli, capace di battere in cinque set contro pronostico il canadese Pospisil.

Nel femminile, brutta eliminazione di Aga Radwanska per mano delle Peng, non nuova ad imprese contro le top players. Fuori anche la Stephens. Le sorelle Williams avanzano, Venus ha passato già due turni, stenta la Azarenka contro la Doi ed anche la Sharapova, che vittima del servizio inceppato ha ceduto il primo set alla Dulgheru. Vincono Kvitova, Bouchard, Ivanovic e Wozniacki, che sembra tornata in buona forma. La Halep ha perso il set iniziale contro la studentessa americana Collins, ma poi ha concesso poco. Errani e Vinci sono al terzo turno. Roberta prova a riscattare la negativa stagione mentre Sara ha messo fuori la Rodionova, autrice all’esordio della sconcertante eliminazione della Giorgi. Fuori Schiavone e Knapp, mentre la Pennetta, che qui difende semifinale, è uscita vittoriosa in tre set dalla sfida con l’insidiosa tedesca Georges.

Chiudiamo coi teenagers. La svizzera Bencic è già una realtà, sfiderà la Kerber al terzo turno. Il campione jr del 2013, il croato Coric, ha dato 3 set a 0 a Rosol, di Kyrgios abbiamo già imparato tutto a Wimbledon. L’America si è emozionata per l’impresa della 15enne “Cici” Bellis. Californiana, vincitrice del Bonfiglio, si è aggiudicata la wild card messa in palio nel torneo USTA u18 e qui ha battuto incredibilmente Dominika Cibulkova, 13 del mondo e finalista di Melbourne. Cici è nata nel 1999, l’anno in cui Serena, tuttora numero uno, vinceva a New York il primo Slam della sua carriera. Un paese tennisticamente in crisi spera che Bellis e Townsened possano ripercorrere le gesta delle Williams, anche se gli esempi di Young, Harrison e Oudin invitano a non farsi prendere da facili entusiasmi.

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