Mazzata per i romani: strisce blu sempre più care
Se ne parlava da tempo e alla fine è arrivato il temuto aumento delle strisce blu per i cittadini romani. Non più un euro l’ora, ma un euro e cinquanta l’ora attende i romani al rientro delle vacanze. Un vero salasso in tempi di crisi, entrato in vigore in sordina nel bel mezzo dell’estate: il 21 agosto.
L’adeguamento delle tariffe avverrà gradualmente, zona per zona, prima sarà cambiata la cartellonistica poi piano piano saranno messe a regime le macchinette dei ticket. Per ora il caos regna sovrano e i cartelloni recitano un prezzo mentre le macchinette ne chiedono un altro.
Sembra che entro il 30 ottobre tutto funzionerà regolarmente poiché: “per tarare le macchinette ci vuole tempo. Sono oltre 6.500 i segnali stradali da cambiare e 2.600 i parcometri da resettare”, spiegano da Atac. Nel frattempo sono già iniziate le proteste contro l’aumento voluto dal Campidoglio e dal sindaco di Roma Ignazio Marino e il Codacons annuncia un ricorso collettivo al Tar. ” Sono aumenti abnormi che non trovano giustificazione alcuna nella realtà. Abbiamo così deciso di presentare un ricorso collettivo al Tar del Lazio a cui possono partecipare tutti i cittadini romani che intendano contestare il provvedimento anche perché la motivazione dell’aumento delle strisce blu è assolutamente paradossale: si vorrebbe incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici che però a Roma non funzionano”, ha dichiarato il presidente del Codacons Carlo Rienzi. E la Federconsumatori definisce l’aumento deciso dal Comune di Roma totalmente “ingiustificato e vessatorio” visto che “il costo per un lavoratore che non è in grado di abbandonare l’utilizzo del mezzo privato passerà da 70 euro a 264 euro al mese con un aumento di circa il 400 per cento”.
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Insomma il sindaco Marino si mostra lontano dalle esigenze dei concittadini dando una mazzata alle tasche dei residenti capitolini. “L’aumento del 50% delle tariffe sulle strisce blu a Roma voluta dal Sindaco è l’ennesimo colpo basso contro i cittadini e i lavoratori della Capitale“- dichiara in una nota il Segretario Confederale UGL Stefano Conti– “Marino vuole scoraggiare i romani ad usare l’auto, ma dimostra ancora una volta di non conoscere o peggio di far finta di non conoscere i reali problemi legati al traffico di Roma, come avere in dotazione un parco vetture Atac obsoleto con il 40% dei mezzi con più di 30 anni di servizio o l’insufficiente numero di corsie preferenziali, tutti disagi che determinano ulteriore ansia e stress tra i cittadini non fornendo alcuna certezza sui tempi di spostamento”.
Il vicesindaco di Roma Luigi Nieri, intervenendo alla trasmissione “Un giorno speciale” di Radio Radio, ha risposto a tutte le critiche ricevute facendo notare che “a Roma si pagava meno che in tutta Italia. Con ciò non intendo solo Milano e le grandi aree metropolitane ma anche i piccoli comuni. E’ sempre duro dire ai cittadini di accettare un aumento ma questo aiuta le casse del Comune”.