News- Art 2 della riforma del Senato e le polemiche di Beppe
Beppe Grillo torna a polemizzare sulle riforme costituzionali e soprattutto sulla legge elettorale: “O si riforma seriamente la legge elettorale o si va subito a votare.
E se gli italiani sosterranno ancora loro, diremo che loro hanno ragione e che io ho sbagliato per tutta la vita”. E’ un aut aut quello del leader pentastellato che continua dicendo: “”Se la maggioranza degli italiani vuole Renzi, Napolitano e la triplice europea non posso fare niente, solo una rivoluzione culturale: proponiamo il Parlamento in piazza contro la farsa di Palazzo […]non si tratta di eliminare il Senato, ma di risolvere il problema di un Parlamento di nominati, che poi nomina il Csm. E’ un paese più antidemocratico dell’età fascista. Noi studiamo, loro votano, modificano i regolamenti. E Grasso sostiene questa infamia democratica”. La riforma del Senato, infatti, dopo le ultime polemiche e il bailamme in aula comincia a delinearsi. Resta ferma la non elettività dei laticlavi. Cento i membri che comporranno il nuovo emiciclo di cui 5 appannaggio del Presidente della Repubblica e i restanti scelti, proporzionalmente alla loro composizione, tra i membri dei Consigli Regionali. L’art 2 prevede, dunque, un Senato ridisengnato nella composizione aggiungendo nel mucchio 21 sindaci in rappresentanza dei comuni.
Fonte:ANSA