Strisce blu: stop alle agevolazioni, ma c’è il rischio stangata
E’ ufficiale: il Consiglio Comunale ha approvato l’ennesima delibera suicida della Giunta Marino, che sancisce l’aumento della tariffa delle strisce blu a pagamento da 1 euro a 1,50 euro, per un rincaro del 50%.
Che trovare parcheggio nelle nostre strade si trasformi, spesso e volentieri, in un’impresa ardua quanto la ricerca del Graal, non è certo un mistero. Il divertente cortometraggio Sotto Casa, nel 2011, divenne in un attimo virale sul web proprio in virtù della efficace schiettezza con la quale raccontava, in soli 8 minuti, le frustrazioni della mortificante ricerca e i travolgenti picchi di euforia nello scoprire un indifeso posto libero proprio di fronte al proprio domicilio. La questione dei parcheggi, dunque, è più che mai spinosa e attuale per gli automobilisti romani, che di certo non prenderanno di buon grado l’iniziativa approvata il 29 luglio e finalizzata alla “disincentivazione del traffico privato in favore del trasporto pubblico”. Ma è più probabile che la prima conseguenza prodotta sarà, piuttosto, uno spiccato senso di delusione e acredine contro quella che ha tutti i connotati di una vera e propria truffa legalizzata.
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Il provvedimento, ciliegina sulla torta, abolisce anche le agevolazioni giornaliere e mensili, introdotte nel 2008 dalla Giunta Alemanno, utili soprattutto per i pendolari e i lavoratori. Addio, pertanto, all’abbonamento mensile di 70 euro e ai 4 euro di spesa per la sosta di 8 ore… e preparatevi a sborsare quei 12 euro al giorno che, come calcolato dall’Adoc, per un lavoratore automunito comporteranno un rincaro complessivo di 194 euro al mese. Nessuna variazione per quanto riguarda la sosta breve di 15 minuti, corrispondente al pagamento di 0,20 euro, e per il parcheggio gratuito per le autovetture a trazione elettrica o ibride e ciclomotori e motocicli a due e tre ruote all’interno degli stalli tariffati. Anche la sosta in prossimità degli ospedali, entro un massimo di tre ore, rimane gratuita ed è previsto l’ampliamento dell’offerta sugli stalli ‘di cortesia’ riservati a donne incinte e mamme con bimbi entro un anno d’età.
Se, almeno, fare affidamento sui mezzi pubblici costituisse una valida e verosimile alternativa – come paventa il Primo Cittadino – forse tale provvedimento potrebbe essere aggirato da una buona fetta di utenti del traffico romano… Ma sarebbe superfluo anche solo alludere al caos e all’entropia in cui regna la situazione del trasporto pubblico capitolino. Non rimane, dunque, che constatare l’amara verità: il Sindaco Marino, ancora una volta, ha posto i suoi cittadini, già vessari da ingenti tasse, di fronte a quello che è, in tutto e per tutto, un attentato alle tasche e un gravoso colpo di grazia sulle spese quotidiane.
TWITTER: @Chiara_Carna