News – Vent’anni di Dreamworks

«Quando ci incontrammo, nel 1994, con Steven Spielberg e David Geffen, avevamo un sogno impossibile: fondare un nuovo studio. Era la prima volta, in 65 anni. È stata dura ma anche un bellissimo viaggio». Jeffrey Katzenberg, 63 anni, ha festeggiato al Festival di Cannes i vent’anni della Dreamworks insieme a Dragon Trainer 2, in sala il 16 agosto.

Avete sempre creduto nel Festival e siete tra le poche major a non mancare mai.
«Sono momenti da montagne russe: l’accoglienza più calda o il rifiuto totale. Ma vale la pena. I ricordi più belli sono legati ai festival. A Venezia presentammo Shark Tale, con le voci di Martin Scorsese e Robert De Niro, in piazza San Marco. Per Shrek 2 a Cannes ci fu una reazione straordinaria. E per Spirit Bryan Adams eseguì dal vivo tutte le canzoni durante la proiezione al Palais. Nessuno l’aveva mai fatto prima»

 

Che momento è per l’animazione nel mondo?
«Il migliore. Negli ultimi anni in cima alle classifiche del cinema mondiale ci sono sempre cartoon. Siamo passati da quelli per bambini a veri blockbuster. La competizione non è stata mai così alta, ci spinge al meglio. I rivali sono fonte di ispirazione: penso a L’era glaciale, Cattivissimo me, Frozen».

Qual è il tratto distintivo della Dreamworks?
«Il modello è il primo Shrek: un film non solo per i bambini. Cartoni più adulti, con personaggi sofisticati, storie più complesse. Soprattutto, siamo stati i primi irriverenti, sovversivi. E ci piace far ridere» (fonte Repubblica) […].

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