News – Turchia: il sorriso delle donne diventa social

Una donna che ride in pubblico, pecca di immoralità. Questo, per lo meno, è quanto ha dichiarato lunedì il vice premier islamico Bulent Arinç, braccio destro di Erdogan, nel corso di un meeting.

A raccontare quanto accaduto in Turchia, è il quotidiano Hurriyet, che riporta le dichiarazioni decisamente forti del vice primo ministro: “La donna saprà quello che è peccaminoso e quello che non lo è. Non riderà in pubblico. Non sarà seducente nel suo comportamento e proteggerà la sua castità. Dove sono finite le nostre ragazze? Quelle che arrossiscono un po’, abbassano il capo e volgono lo sguardo da un’altra parte quando le guardiamo in volto, diventando un simbolo di castità?”

Non è saggio, tuttavia, stuzzicare il can che dorme… e tantomeno provocare il popolo femminile! Ecco che, in men che non si dica, centinaia di donne turche hanno reagito postando su Twitter e Facebook una valanga di foto in cui sfoggiano radiosi sorrisi, accompagnate dagli hashtag #kahkaha (#risate) e #direnkahkaha (#resistererisate). Sono volti di giovani donne a capo scoperto e vestite all’occidentale, decise a far sentire la propria voce e affermare la propria individualità, cominciando dalla lotta per il sorriso!

Una protesta tanto pacifica quanto efficace, mirata a ricordare che – nonostante, negli ultimi dieci anni, la Turchia si stia confrontando con l’irrompere della cultura musulmana propugnata da Erdogan – esiste anche una Turchia che non si rassegna, determinata a mettersi in gioco contro la repressione e l’omologazione. 

TWITTER@Chiara_Carna

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